giovedì, Maggio 2, 2024
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Blocco e deviazioni del traffico nel tratto compreso tra il Sacrario e la località Moie

Frane sulla «Graziani». È chiusura fino al 2009

Chiusa la Strada Graziani, che porta al Baldo. In seguito a una frana, con caduta di un masso di circa due metri cubi sull’asfalto in località «Dosso Struzzenà», a Ferrara di Monte Baldo, il settore dissesti idrogeologici della Provincia ha deciso di chiudere la cosiddetta provinciale «8 del Baldo “Strada Graziani”», nel tratto a monte del Sacrario del Baldo (località Peagne) fino al bivio di località Moie. Sono già state apposte le indicazioni di divieto di transito e per la deviazione. Resta il disagio dei pe5rcorsi alternativi in uno dei tratti stradali più usati dai turisti diretti verso il Baldo.Chi deve arrivare al Sacrario può raggiungerlo da Spiazzi di Caprino; chi invece ha per méta Novezza o Novezzina dovrà proseguire sulla strada provinciale 8 del Baldo, passando per il centro di Ferrara . La chiusura resterà in vigore fino a quando la Provincia avrà eseguito i lavori di messa in sicurezza: tutta l’estate e l’inverno.«Ritengo giusto che in via previdenziale la strada sia vietata al traffico per tutelare l’incolumità delle persone che possono percorrerla in auto, in bicicletta e a piedi, soprattutto in questo periodo estivo », commenta Lucio Campedelli, assessore alla protezione civile, dissesti idrogeologici e politiche montane: «La Provincia aveva già previsto un intervento su quel dissesto», ricorda. «Stiamo lavorando per inserirlo nella programmazione delle opere pubbliche del 2009. Il preventivo di spesa si aggira sui 250 mila euro, stima provvisoria poiché la nostra Unità operativa sta predisponendo un progetto per adeguare e consolidare il versante». Un intervento dunque, che si rivela piuttosto impegnativo: sia sotto il rpfilo tecnico che sotto questo finanziario.La particolarità di quest’evento, per i tecnici, è nel fatto che, a circa 20 sopra la «Graziani», al chilometro 4 più 400 dietro una soglia, c’è un conoide detritico che ha raggiunto la saturazione. Non permette cioè ai massi caduti di accatastarsi alla base ma, avendo negli anni accumulato una massa troppo voluminosa di detriti rocciosi, i nuovi smottamenti riescono a superare facilemente lo sbarramento costituitosi alla base, riuscendo a superare dunque la soglia che porta alla strada. Anche il Corpo forestale dello Stato, negli ultimi giorni, ha effettuato un sopralluogo sul luogo interessato dalla frana.

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