sabato, Aprile 27, 2024
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Sul palco di un suggestivo e gremito anfiteatro del Vittoriale (oltre mille gli spettatori), che ha salutato i Manhattan Transfer con una standing ovation finale, il quartetto ha ripercorso la propria carriera musicale

I Manhattan Transfer, quartetto icona del Jazz, ha incantato il pubblico del “Nuovo Festival del Vittoriale”

“Per i 40 anni di carriera, che festeggeremo il prossimo anno, stiamo pensando a un grande show, un’enorme produzione.  Diciamo che ad oggi è molto più di un’idea, ma prima di dedicarci a questo nuovo progetto vogliamo vedere come procede la  tournée in corso”. Ad annunciarlo, con un giusto pizzico di scaramanzia, sono Cheryl Bentyne e Janis Siegel, la metà femminile dei The Manhattan Transfer a lato del concerto che ieri sera ha incantato il pubblico del ‘Nuovo Festival del Vittoriale’ di Gardone Riviera, Brescia, e che ha visto salire sul palco anche il fondatore del gruppo, Tim Hauser, e Alan Paul, che molti si ricorderanno anche per essere stato co-protagonista nella produzione originale di Grease.   Il quartetto vocale più famoso al mondo, autore di ‘Extension’ e ‘Mecca for Moderns’, si è esibito per il Papa e anche alla Casa Bianca, ma a quanto pare, è il pubblico “normale” quello che ama di più: “Sì, è vero, abbiamo cantato per persone importanti, ma i ricordi a cui siamo maggiormente legati sono quelli relativi all’entusiasmo della gente comune, alla passione che dimostrano, ai bambini che cantano ai nostri concerti – ha raccontato la rossa Cheryl nei camerini – e poi ci leghiamo ai posti speciali, siamo stati in Norvegia, Finlandia e adesso siamo qui, a Gardone, sul lago di Garda, un paradiso”. Pochi e ‘tradizionali’ i segreti delle voci di questo quartetto maestro di ‘vocalese’: “non fumo, non bevo, cerco di non raffreddare la laringe e di parlare poco tra un concerto e l’altro e, soprattutto, dormo molto, che è importantissimo”, ha continuato Cheryl. “Nessun segreto particolare – ha ribattuto invece la bionda Janis – dobbiamo semplicemente essere come dei maratoneti, per mantenere questa voce così a lungo dobbiamo esercitarci ogni giorno”.   Sul palco di un suggestivo e gremito anfiteatro del Vittoriale (oltre mille gli spettatori), che ha salutato i Manhattan Transfer con una standing ovation finale, il quartetto ha ripercorso la propria carriera musicale spaziando dal pop al jazz, dalla salsa al folk, dal Rock ‘n’ Roll all’R&B con le consuete e amatissime atmosfere da orchestra. Con acrobazie vocali, virtuosismo e raffinati arrangiamenti, la band ha offerto al pubblico grandi successi come ‘Tutu’, ‘Java’ e ‘Birdland’.   Nel 2012 il gruppo festeggerà i 40 anni di carriera, tanti infatti ne sono passati da quando Tim Hauser, ex addetto marketing di Madison Avenue, pagava i suoi debiti guidando un taxi di New York mentre sognava di formare un quartetto armonico vocale sui generis che potesse veramente abbracciare diversi stili musicali, e creare qualcosa del tutto unico nel campo della canzone popolare americana. Obiettivo raggiunto, come dimostrano, a quanto pare, i pochi ‘sogni’ non ancora realizzati: “Mi piacerebbe sperimentare il connubio tra jazz e musica classica”, ha svelato Cheryl. “Io, invece, vorrei incidere un album che sia composto interamente da canzoni d’amore”, ha concluso poi Janis Siegel.   Il concerto del gruppo statunitense di Alan Paul, Tim Hauser, Cheryl Bentyne e Janis Siegel, è stato il primo appuntamento musicale del cartellone del ‘Nuovo Festival del Vittoriale’ che nei prossimi giorni prevede altri grandi ospiti come Wynton Marsalis (16 luglio), Goran Bregovic (19 luglio), Lou Reed (22 luglio), Vinicio Capossela (26 luglio) e Markus Stockhausen (il 6 agosto).

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