sabato, Aprile 27, 2024
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Singolare percorso illustrato dal sindaco Paolo Elena che potrà attingere a fondi europei. Alla neonata Fondazione il compito di gestire attività e iniziative

La cultura vale un Palazzo

«Palazzo della cultura benacense» è il nome della Fondazione creata dal comune di Toscolano Maderno, presentata dal sindaco Paolo Elena e dall’assessore Patrizia Tomacelli. «L’iniziativa ha lo scopo di promuovere e valorizzare la conoscenza nei campi delle arti figurative e architettoniche, musicali, cinematografiche e multimediali, della letteratura ed editoria, dello spettacolo, dell’archeologia, della moda e del costume – spiegano i due amministratori-, attraverso mostre, concerti, proiezioni, rassegne, conferenze, tavole rotonde, viaggi, promozione di campagne, pubblicazioni e ogni altro mezzo rispondente agli scopi. E ancora: ricercare e raccogliere documentazioni in collaborazione con altre istituzioni; contattare enti ed associazioni che abbiano finalità analoghe, per dare vita a iniziative coordinate; organizzare mostre, studi e attività scientifiche e divulgative anche con scuole e università; partecipare a itinerari culturali». «Noi – prosegue il sindaco – vorremmo che l’avventura fosse condivisa da tutti. All’inizio l’unico socio della Fondazione sarà il municipio, che poi coinvolgerà la cartiera locale (gruppo Marchi), il Vittoriale, la Provincia di Brescia, la Regione Lombardia, il Ministero competente e altre istituzioni. Di fatto sparirà l’assessorato comunale alla cultura, e la responsabile (Patrizia Tomacelli) diventerà presidente del nuovo organismo». Che potrà contare fra l’altro su braccia robuste. Questi i componenti del gruppo operativo. Il pianista Gerardo Chimini organizzerà eventi di musica classica. Sergio Bertasio, che tiene concerti in tutto il mondo (diplomato al conservatorio di Padova, ha cominciato suonando la chitarra classica, poi si è dedicato agli strumenti a plettro del ‘600 e ‘700 impegnandosi nella scoperta di autori antichi), si dedicherà ai rapporti con le scuole, allestendo un cartellone di manifestazioni per i giovani. Poi ancora la pittrice Clara Magrograssi curerà mostre, esposizioni e stage riguardanti arti figurative e plastiche. Andreino De Rossi si occuperà di storia locale e tutela degli archivi, con l’aiuto di Gianfranco Ligasacchi. In caso di necessità, saranno chiamati dei consulenti. Lo statuto verrà approvato nei prossimi giorni dal consiglio comunale. Con questa operazione, il sindaco Elena intende ottenere i finanziamenti regionali (in base alla legge Obiettivo 2) per rimettere in sesto l’ex municipio, ora vuoto, che diventerebbe il Palazzo della cultura. L’obiettivo è di ampliare l’attuale superficie, 770 metri quadri (volumetria 2.870 metri cubi), distribuita su tre piani, portandola a 1.165 mq (e 5.145 mc), grazie anche al recupero del sottotetto. Bisognerà effettuare un intervento radicale, essendo necessario un adeguamento alle normative relative a canalizzazioni, impianti elettrici, sanitari e quant’altro. Costo complessivo: circa due milioni e mezzo di euro. Gli universitari del Politecnico di Milano, guidati dal professor Luciano Crespi, hanno redatto un progetto, includendo lo studio dell’arredo urbano di via Trento e Trieste. «La Fondazione, che inizierà a operare immediatamente – prosegue il sindaco -, potrà ricevere contributi da privati e da enti pubblici. Nei prossimi mesi io intendo applicare questo modello in altri due settori. E più specificamente: per il turismo e per il recupero della valle delle cartiere. Nel primo campo ci sono, ad esempio, l’associazione degli albergatori e l’Atma, che raggruppa gli operatori locali». «E perchè – domanda Elena – non creare un tutt’uno (Fondazione o Consorzio, la veste giuridica non è un problema) che, oltre alla gestione delle spiagge e all’allestimento delle manifestazioni estive, si occupi di attività promozionale e di cura dell’arredo urbano? Per quanto riguarda la valle, esiste giù un comitato tecnico, formato dal comune, dalla Soprintendenza, dai Marchi, dai lavoratori anziani della cartiera eccetera, che si è dato da fare per realizzare il museo, già visitato da migliaia di persone. Anche qui si potrebbe convogliare il tutto in una Fondazione, a predominante mano pubblica». All’incontro c’era anche il consigliere di minoranza Antonio Foglio (area Ulivo), che ha dichiarato: «La cultura è un fatto unitario, che prescinde dagli schieramenti. Dobbiamo cercare di volare alto, affinchè le iniziative di Toscolano Maderno abbiano una risonanza sempre maggiore».

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