Il caldo afoso, l’umidità a livelli elevatissimi, la temperatura dell’acqua del Garda superiore ai 18 gradi costituiscono insieme la condizione ideale per lo sviluppo della cercaria, il parassita che provoca la famosa dermatite del bagnante, volgarmente detta grattarola. Qualcuno dice di esserne stato colpito anche quest’anno, dopo un bagno ristoratore nel lago davanti alla spiaggia dei Sabbioni, ma a quanto pare si tratta di pochi casi sporadici. Al pronto soccorso, dove negli anni scorsi hanno curato decine di persone con la pelle ricoperta di papule, nessuno ancora si è presentato lamentando sintomi riconducibili alla cercaria (che, lo ricordiamo, si annida nelle chioccioline che popolano il lago, le limnee, e preferibilmente si «accasano» tra le piume degli uccelli acquatici). Gente in preda a fastidiosi e diffusi pruriti è capitata, ma il loro problema era dovuto ad eritemi solari o forme allergiche. Quindi per ora il bagno nel lago può essere fatto in tutta tranquillità.
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