martedì, Aprile 16, 2024
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Ruolo e struttura del modernissimo centro illustrati ieri mattina dagli amministratori provinciali

La Protezione civileha un quartier generale

Il nuovo quartier generale per la Protezione civile della Provincia è operativo da ieri nel cuore della città, in via Musei 29. Il nome ufficiale è Centro situazioni di protezione civile (Cesi) ed è in grado di monitorare l’intero territorio provinciale e gestire le eventuali emergenze (terremoti, slavine, inondazioni, incendi, ma anche incidenti rilevanti) svolgendo funzione di raccordo tra enti. La tecnologia Telecom ed un moderno gruppo di continuità saranno in grado di assicurare il funzionamento di modernissime apparecchiature informatiche anche in caso di black out elettrico e telefonico.Più che soddisfatto ieri al taglio del nastro l’assessore provinciale alla Protezione Civile Corrado Scolari, affiancato dal presidente della Provincia Alberto Cavalli e dal direttore della Protezione civile della Provincia Gianmaria Tognazzi.«È importante ricordare che questo modernissimo centro ha il compito di prevenire e analizzare le diverse situazioni – ha commentato Scolari -. E’ la sintesi del tanto lavoro fatto in questi anni: oggi abbiamo allestito una delle sale operative più moderne d’Italia che potrà dare risposte ancor più efficienti alle richieste del territorio e dei comuni». Più che soddisfatto anche il presidente Cavalli: «Il nostro è un modello che fa scuola a livello nazionale».COSTATO 200mila euro, il Cesi impiega una dozzina di persone tra tecnici e amministrativi e consta di 5 postazioni fisse, altre 2 postazioni staccate, 6 monitor di riferimento e 2 maxi monitor a proiezione sul quale vengono proiettate mappe e immagini satellitari dell’intera provincia. In caso di emergenza saranno sempre garantiti i collegamenti e gli scambi di informazioni con gli enti istituzionali interessati (Comuni, Comunità montane, Prefettura, Regione, Dipartimento della protezione civile). Il Cesi potrà attivarsi per emergenze di tipo «a» (ovvero comunali), di tipo «b» (riguardante la provincia) o di tipo «c» (di livello nazionale). Saranno sempre operative la postazione antincendio boschivo (gestione e coordinamento del volontariato durante le operazione di spegnimento degli incendi), la postazione Polizia provinciale (raccordo con le attività svolte dalla Polizia provinciale), la postazione viabilità (gestione viabilità provinciale), la postazione volontariato (coordinamento delle organizzazioni di volontariato iscritte all’albo provinciale).LE ALTRE DUE postazioni restano libere e da destinare in base alle caratteristiche dell’emergenza. In tempo di normalità il Cesi svolgerà attività di monitoraggio, di raccolta dati e di aggiornamento di tutte le informazioni rilevanti, compresa la raccolta di tutti i piani di protezione civile comunali, l’aggiornamento del piano di emergenza provinciale ma anche il monitoraggio in tempo reale dei dati idropluviometrici (ovvero le precipitazioni cadute nelle diverse zone della provincia).

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