Le anziane signore amano il comune di Garda. Non c’è altra spiegazione, se in poco più d’un anno ben due di loro hanno deciso di scegliere come erede l’Amministrazione comunale. La prima è stata, com’è noto, Liliana Pincini, spentasi sul finire del 1999 all’età di settantasei anni; ha lasciato al Comune il prestigioso palazzo Pompei-Carlotti, e poi anche alcuni negozi, titoli azionari e liquidità per un totale multimiliardario. Ora il sindaco Giorgio Comencini ha ricevuto notizia che un’altra anziana gardesana ha voluto beneficiare il comune rivierasco. E stavolta si tratta di una gardesana «acquisita», una signora tedesca che aveva scelto Garda per trascorrervi in serenità la vecchiaia: Linda Martha Kornelia Bocks. Certo, in questo caso non si tratta di beni stratosferici, ma la donazione ha comunque un significato importante: i forestieri, evidentemente, a Garda ci si trovano bene. «Ho appreso con piacere e anche con un po’ di commozione», racconta il sindaco, Giorgio Comencini «che la signora Bocks ha lasciato in eredità al Comune la somma di ventimila marchi». Al cambio, sono poco meno di venti milioni di lire. In sindaco ne ha avuto conferma dalla sezione successioni del tribunale di Monaco di Baviera e dallo stesso erede della signora Bocks, il barone Stefan von Reiswitz und Kaderzin, che ha contattato il comune per provvedere al versamento di quanto disposto dalla defunta. «La signora Bocks», ricorda Comencini «era una persona gentilissima. Ho ben presente la sua figura slanciata, la sua cortesia. Sono rimasto molto colpito dal fatto che abbia voluto ricordare la nostra comunità nel suo testamento, nel quale ha anche voluto beneficiare con altre somme i poveri e i senza tetto». Che poi frau Bocks amasse Garda è dimostrato da un altro particolare. «Nel testamento», dice il sindaco «si è preoccupata del fatto che nel caso la sua villetta fosse venduta, la si ceda a chi la conservi con cura, senza spirito distruttivo o speculativo. Segno anche questo di grande attenzione per il nostro territorio». Se già è inusuale che due anziane signore nominino come erede un comune, è ancora più curioso che siano scomparse tutt’è due nello stesso periodo. Kornelia Bocks, nubile e senza figli, è mancata il 14 novembre del 1999. Liliana Pincini, che pure non s’era mai sposata, è deceduta solo dieci giorni dopo, il 24 novembre 1999. Quanto all’eredità Pincini, nei giorni scorsi abbiamo detto come aleggi il sospetto che i soliti ignoti siano penetrati nella villa prima che il comune ne prendesse possesso. Il consigliere di minoranza Pierluigi Lorenzini ha ventilato che possano essere spariti gioielli e argenteria: stranamente, infatti, nell’inventario dei beni trovati nella villa figura un solo oggetto di valore, un vassoio d’argento celato dietro a un mobile. C’è stata una denuncia di effrazione. Lo stesso sindaco Comencini ha ammesso di essere rimasto perplesso leggendo l’inventario dei beni della signora Pincini. «L’esatto ammontare dell’eredità verrà reso noto a breve, ma la villa da sola vale miliardi», dice Comencini.
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Un’altra anziana signora ha deciso di ricordare anche il Comune nel testamento. La tedesca Kornelia Bocks preoccupata per il futuro della sua villetta «Cedetela a chi la conservi con cura, senza spirito speculativo»
Lascia 20 mila marchi al paese
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