A pochi mesi alla fine del suo secondo mandato, il sindaco Umberto Chincarini identifica nello sviluppo della portualità e nella destinazione e utilizzo del patrimonio storico e architettonico le due grandi “scommesse” sulle quali si giocherà il futuro della cittadina arilicense. «D’altra parte è questa la straordinaria potenzialità del paese: il suo patrimonio architettonico e l’essere situata sulle rive del più grande lago italiano; dopo aver impiegato gran parte di questi anni di amministrazione nel recuperare per quanto possibile questi beni, oggi diventa di fondamentale importanza stabilire quale sarà la loro destinazione», commenta Chincarini. «Questo», aggiunge il primo cittadino, «vale per la Caserma Cacciatori, ripristinata grazie all’unico finanziamento europeo Konver assegnato in Veneto, ma anche, ad esempio, per l’ex carcere militare e, sempre in pieno centro storico, per il Padiglione che si affaccia sul Canale di Mezzo».