sabato, Aprile 27, 2024
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Sulla Gardesana serve una galleria artificiale»

Protestano gli albergatori dell’alto Benaco

«È ora di finirla con le misure tampone: bisogna decidersi a mettere a punto una galleria artificiale come quella che è stata approntata poco a sud di Riva lo scorso anno, nel luogo in cui era caduta un’altra frana, costata la vita ad un anziano». Antonio Girardi, segretario dell’Associazione Albergatori di Limone sul Garda e albergatore egli stesso, esprime l’amarezza della categoria. Girardi, rientrato da poche ore a Limone si è trovato di fronte ad un problema che ha ormai le caratteristiche della consuetudine. «Quel tratto di strada è da sempre bersagliato da massi. – osserva il segretario dell’Aalm – L’ennesimo smottamento ha riproposto l’emergenza ed è arrivato il momento di correre ai ripari». L’operatore turistico gardesano ha le idee molto chiare: «Nel tratto a sud del tunnel a poca distanza dall’albergo San Giorgio (lo stesso luogo in cui c’è stato l’ennesimo smottamento, n.d.r.) fino all’inizio della galleria artificiale, alcune centinaia di metri verso Salò, l’intervento è diventato improcrastinabile». E, tra le soluzioni, Girardi non vede di buon occhio la costruzione di una galleria che fori il ventre della montagna. «I carotaggi effettuati in quel punto per verificare la consistenza della roccia hanno dimostrato che l’operazione sarebbe possibile solo con la costruzione di un tunnel, della lunghezza di circa 800 metri, che dovrebbe correre una cinquantina di metri all’interno del monte». Questa soluzione, per l’ albergatore limonese, non sarebbe la soluzione migliore, in quanto «ci vorrebbero anni prima di vederla realizzata. Invece, le opere sulla Gardesana hanno il carattere dell’urgenza. La migliore ipotesi progettuale sarebbe la costruzione di una galleria artificiale, che preservi per i turisti la possibilità di ammirare il lago e che permetta, soprattutto, di transitare evitando rischi gravissimi. Con la copertura, ma lasciando all’occhio lo spazio per ammirare il lago». Il sindaco di Limone, Giambattista Martinelli, non ha dubbi: «Non è più tempo di parole ma di fatti concreti, anche perché lo sanno tutti che in determinati punti della Gardesana i sassi cadono da sempre. Adesso che la Regione Lombardia ha stanziato 40 miliardi, speriamo sia giunto il momento giusto per vedere realizzare qualcosa. Nei progetti prioritari figurava, infatti, oltre ad altre opere anche l’area di Nanzel, quella dell’ultimo smottamento. Il tempo a disposizone è scaduto». Bruno Festa

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