venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualitàSulle orme degli antenati
Una nuova campagna di scavi nella zona del Lavagnone. La ricerca sulla vita dei gardesani durante l’età del Bronzo

Sulle orme degli antenati

Qual era l’organizzazione del villaggio palafitticolo del Lavagnone nel 2048 a.C. attorno alla prima strada in legno realizzata per camminare senza sprofondare nel suolo torboso? A questo ed altri interrogativi cercherà di rispondere la campagna di scavi che a fine giugno e per 5 settimane, interesserà l’insediamento palafitticolo del Lavagnone. Parliamo di uno dei numerosi bacini inframorenici dell’anfiteatro gardesano, situato nell’entroterra, a 3 chilometri da Desenzano, vicino all’abitato di Centenaro. L’importanza del sito per l’archeologia sta nel fatto che il sottosuolo conserva un notevolissimo deposito archeologico stratificato che copre tutta l’età del bronzo, cioè dal 2200 a.C. fino al 1300. Per circa un millennio quella che si può definire la prima «città» del lago di Garda venne ininterrottamente abitata. Tanto che è stata addirittura ritrovata due anni fa una «timber trackway», una strada in legno datata con il metodo dendrocronologico al 2048 a.C. con un margine d’errore di 10 anni, una struttura di carattere eccezionale realizzata più di 4.000 anni fa per consentire agli antenati dei gardesani di camminare su un assito di legno nel villaggio e di allontanarsi senza sprofondare nel suolo torboso e cedevole dello stagno. Fu proprio in seguito all’estrazione della torba nell’ultima parte dell’Ottocento che vennero alla luce i primi reperti. Una prima collezione di manufatti fu costituita durante la prima Guerra Mondiale dall’avv. Mosconi di Lonato. Numerosi studiosi hanno poi effettuato campagne e raccolte di materiale. Nel 1978 venne ritrovato l’aratro della preistoria, realizzato in legno di quercia e considerato fra i più antichi al mondo, datato con il metodo della dendrocronologia attorno al 2048 a.C., secondo solo a quello rinvenuto a Walle nella Bassa Sassonia datato, con il sistema del radiocarbonio calibrato, fra il 2700 e il 2250 a.C. Il Lavagnone ha restituito una serie impressionante di oggetti e suppellettili: vasi, boccali, piatti in ceramica e legno, punte di freccia, seghetti in selce, pesi per telai: insomma i resti di un popolo che per mille anni abitò quella zona. A conservarli ha provveduto la torba. Molti sono esposti nel museo intitolato a Giovanni Rambotti, allestito nelle sale del chiostro di S. Maria De Senioribus, inaugurato nel 1990. E proprio l’attività museale propone da anni anche la prosecuzione degli scavi al Lavagnone. La campagna 2002 – spiega l’assessore uscente alla cultura Emanuele Giustacchini – si svolgerà grazie al finanziamento della Regione Lombardia (75%) e del Comune di Desenzano (25%); sarà condotta dal «prof. Raffaele De Marinis dell’università degli studi di Milano. Vi parteciperanno studenti, laureandi e laureati della cattedra di preistoria e protostoria dell’Università e la consulente scientifica del museo stesso. L’equipe di scavo alloggerà nei locali di Villa Manenti messi a disposizione dalla provincia di Brescia». Lo scavo interesserà i settori più antichi dove proseguiranno le indagini sui livelli relativi al «bronzo antico» (2100-1985 a.C.) con la messa in luce di ulteriori pali destinati alle analisi dendrocronologiche effettuate dal prof. Kuniholm della Cornell University di New York. Nel settore adiacente verrà ulteriormente allargata l’area di scavo per meglio conoscere l’organizzazione dell’area nell’età antica del bronzo, quando era in uso la passerella in legno emersa in precedenza. C’è anche la speranza che si possano rinvenire altre parti dell’aratro della preistoria rimaste nel sottosuolo. Verrà inoltre effettuata una campagna di carotaggi ad opera del prof. Ravazzi del Cnr di Milano e della sua equipe per proseguire le analisi sui pollini per meglio conoscere la situazione ambientale del Lavagnone 4.000 anni fa. Lo sviluppo dello scavo potrà essere seguito attraverso un sito internet arricchito anche con immagini digitali che verrà costantemente aggiornato.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video