sabato, Aprile 27, 2024
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«Depurazioni benacensi» ha il compito di affidare l’incarico entro un mese. Poi ci sarà un anno per la stesura del progetto.
Intesa tra Regioni ed enti per uno studio tecnico che valuti le alternative allo scarico nel fiume delle acque del depuratore

Una firma per salvare il Mincio

Un anno di tempo per valutare l’impatto ambientale delle soluzioni alternative allo scarico nel canale Seriola, e di qui nel Mincio, delle acque residue dell’attività del depuratore consortile di Peschiera. Ieri a Peschiera è stato siglato l’accordo che assegna a «Depurazioni Benacensi Scarl», società che gestisce il depuratore arilicense, il compito di affidare entro un mese l’incarico tecnico: lo studio dovrà rivedere l’impatto ambientale delle ipotesi formulate in questi anni su possibili alternative allo scarico in Mincio del depuratore di Peschiera; il tutto alla luce anche dei lavori di adeguamento in corso all’impianto. Lavori che nel terzo e ultimo stralcio, la cui gara d’appalto sarà bandita entro l’estate, prevedono la realizzazione di una zona per defosfatazione, filtrazione e disinfezione delle acque di scarico del depuratore.La firma dell’accordo ha riguardato le Province di Verona e Mantova rappresentate dagli assessori Luca Coletto e Giorgio Rebuschi; il Comune di Peschiera con il sindaco Umberto Chincarini; Alberto Tomei e Mario Bocchio, presidenti rispettivamente di Azienda Gardesana Servizi e della consorella bresciana «GardaUno», società proprietarie del depuratore arilicense; Vittorino Zanetti, vice presidente di «Depurazioni benacensi», società consortile che gestisce il depuratore; Alessandro Benatti, presidente del Parco del Mincio; Massimo Lorenzi, del Consorzio del Mincio; Luigi Mille, direttore dell’Agenzia interregionale per il Po (A.I.Po).È stato il sindaco di Peschiera Umberto Chincarini a fare gli onori di casa ricordando il percorso «iniziato nel 1993 alla ricerca di una collaborazione tra enti che nemmeno si parlavano. C’è voluto tempo. Quello di oggi è un momento molto importante per la difesa del paesaggio, dell’ambiente e della ricchezza rappresentata dal fiume Mincio». «La verità dei fatti», ha continuato il sindaco, «sta in questa firma, che segna un altro passo in avanti del più ampio progetto di riqualificazione e risanamento del sistema “Sarca – Garda – Mincio; firma per cui ringrazio quanti hanno ritenuto che il depuratore di Peschiera meritasse l’ ulteriore sforzo economico e politico».L’assessore Rebuschi ha condiviso l’importanza del rapporto instauratosi tra i vari enti che hanno competenza sul depuratore di Peschiera «e che ha già dato risultati concreti: basti pensare a come è stata gestita la crisi idrica del 2006 in cui abbiamo garantito acqua sia per il lago che per gli agricoltori di Mantova. È anche giusto sottolineare i grandi investimenti, 16 milioni di euro, di questi anni per il depuratore: lavori accolti con soddisfazione anche da Mantova che ha apprezzato l’impegno su questa struttura». «E oggi», ha aggiunto Rebuschi, «la firma di questo accordo con cui affidiamo a “Depurazioni benacensi” il compito di assegnare lo studio tecnico che ci aiuti a prendere una decisione sullo scarico del depuratore in Seriola e di qui nel Mincio: capire se può essere lasciato così, se vada invece spostato e dove; quanto inciderà sulla situazione l’eventuale scelta bresciana di costruire un depuratore per quella sponda del Garda».Lo studio tecnico costerà 85mila euro cui contribuiranno i diversi enti sottoscrittori dell’intesa. Sottolinea l’assessore Coletto: «Vale sempre la pena agire in sinergia. Così abbiamo potuto affrontare al meglio altri problemi come i livelli delle acque del lago. E ora i lavori al depuratore pagati dalle regioni Veneto e Lombardia che hanno tra gli obiettivi il migliorare la qualità delle acque di scarico». Coletto ha sottolineato il rapporto con Peschiera «che merita particolare attenzione perché ospita un impianto basilare per le comunità del lago di Garda. Al sindaco Chincarini i complimenti per il lavoro di questi anni a tutela del suo territorio».Degli investimenti al depuratore parla anche il presidente di Ags Tomei ricordando «l’impegno e la disponibilità della Regione, in particolare dell’assessorato che è stato prima di Massimo Giorgetti e ora è seguito da Giancarlo Conta». Infine Vittorino Zanetti, vice presidente di “Depurazioni Benacensi”. Del mese di tempo per affidare l’incarico tecnico dice: «È una sfida che la nostra società, braccio operativo di Ags e GardaUno, accetta più che volentieri».

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