venerdì, Aprile 26, 2024
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Il 13 febbraio riunione conclusiva a Venezia, quindi via agli appalti per i sei chilometri del primo stralcio. Arilica chiede garanzie per barriere antirumore e divieto ai tir

Variante, si avvicina il cantiere

Il 13 febbraio si terrà a Mestre la Conferenza di servizi che chiude l’iter progettuale del primo stralcio di variante alla ex statale 11: il tratto denominato «completamento della tangenziale di Peschiera» che collega la località Rovizza, al confine con la provincia di Brescia, con l’area del casello autostradale arilicense.Quella che prenderà il via, dopo la conferenza, sarà dunque la fase più propriamente operativa, a cominciare dalle procedure per gli appalti dei circa sei chilometri di strada da realizzare con una spesa prevista di 25 milioni di euro.Ma proprio in questa fase il progetto della variante torna ad essere oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale del gruppo di minoranza Arilica, Giacomo Tomezzoli. «Nel giugno del 2005», ricorda, «il consiglio comunale votò a maggioranza lo studio di impatto ambientale del progetto di variante. Il parere fu concesso a patto che venissero accolte le 10 osservazioni presentate dal Comune. Da allora ad oggi non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale che confermi l’accoglimento delle osservazioni». «Ma se queste rappresentavano una precisa condizione anche per il parere favorevole di alcuni consiglieri, vorrei sapere quali di queste richieste sono state accolte; e se qualcuna fosse rimasta inascoltata, quale sarà l’atteggiamento del nostro sindaco in conferenza di servizi».Tomezzoli pone l’attenzione soprattutto sulle due osservazioni relative in particolare alla tutela dei quartieri periferici che saranno attraversati dalla nuova bretella.«La variante di Peschiera presenta, infatti, una grande anomalia: queste infrastrutture vengono fatte per portare il traffico fuori dai centri abitati, ma qui accadrà esattamente il contrario. Di qui», ribadisce il consigliere, «l’importanza di avere certezza sull’accoglimento anche delle due osservazioni relative al posizionamento di barriere antirumore e all’istituzione del divieto di transito al traffico pesante, dallo svincolo della località Rovizza sino al casello autostradale».Alla luce del parere «favorevole ma condizionato così come espresso dal consiglio comunale», Tomezzoli chiede al sindaco Chincarini di avere conferma: «Che tutte le osservazioni siano state accolte; di sapere se il parere favorevole di Peschiera in conferenza di servizi sia dato per scontato, anche alla presenza di impegni formali e privi di sostanza da parte degli organi regionali, o se il sindaco intenda fare proprio e portare anche in quella sede il parere condizionato sancito dal consiglio comunale; quali saranno le condizioni poste per tutelare i cittadini di Peschiera dai gravi danni arrecati alla salute e alla qualità di vita».Da parte sua il sindaco Umberto Chincarini ribadisce l’intenzione di confermare le richieste avanzate dal consiglio comunale. «Ma», precisa, «occorre distinguere tra quello che possiamo fare noi e ciò che viene deciso in altre sedi. Questo vale, ad esempio, per il divieto di transito ai mezzi pesanti: insisteremo perché venga attuato, ma non dipende solo dalla nostra volontà».Chincarini ribadisce l’apprezzamento nei confronti del progetto, «che è decisamente migliore di quello che abbiamo visto nell’aprile dello scorso anno e tutela meglio il nostro territorio. L’accoglimento delle osservazioni credo sia anche dovuto alla posizione di Peschiera: perché una cosa è fare come Castelnuovo, che è stato ben lieto di inaugurare il tratto di variante relativa a Cavalcaselle pur avendo votato contro l’opera in consiglio comunale, altra cosa», sottolinea il sindaco, «è stata la nostra scelta di preferire il dialogo allo scontro, come dimostra il voto favorevole seppure con riserva del consiglio comunale».Il sindaco si sofferma anche su un altro aspetto. «Bisogna mettere sul tavolo della discussione tutti gli elementi. E uno di questi», precisa, «è che Brescia sta continuando i lavori alla variante alla ex statale e di qui a poco dalla Rovizza il traffico arriverà ugualmente sulle nostre strade e nell’abitato di San Benedetto». «Regione e Veneto Strade avranno accolto le nostre osservazioni come hanno potuto e creduto. Ma rimango convinto», conclude Chincarini, «della necessità di portare a compimento quest’opera e non certo di crearle nuovi problemi».

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