sabato, Aprile 27, 2024
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La giunta rivana ha affidato all'architetto Lamberto Rossi l'incarico di uno studio preliminare sull'intero compendio. Confermata la destinazione a strutture e servizi per la terza età

Vecchio ospedale: sei ettari da riconvertire

Il riuso del vecchio ospedale di largo Inviolata, destinato a svuotarsi dopo un secolo di onorato servizio quando entrerà in funzione il monoblocco arcense, compare fra le priorità indicate dal sindaco nella relazione al bilancio. La destinazione a servizi per la terza età appare acquisita, anche alla luce della proposta elaborata dalla Casa di soggiorno, articolata in una serie di servizi, dagli Alzeheimer ai terminali, dall’ospitalità diurna agli appartamenti protetti al cosiddetto sollievo.Peraltro, fa osservare l’assessore Mosaner, quell’area è interessata a breve termine ad una mezza rivoluzione urbanistica. La costruzione della circonvallazione ovest ed il prolungamento della bretella Comai fino a viale Trento, avranno come conseguenza un importante decongestionamento del traffico su viale dei Tigli e su viale Canella, che potrebbe completarsi se mai dovesse andare in porto il progetto di pedonalizzazione di viale Roma prospettato fin dai tempi della viabilità di Winkler. Per questo la giunta ha ritenuto di partire da un progetto unitario dell’intera area compresa fra viale dei Tigli e via Ardaro, logicamente per quel che riguarda le proprietà pubbliche. Nei sei ettari e rotti (62.700 metri quadri per l’esattezza) entrano l’intero compendio del vecchio ospedale, i parcheggi, l’edificio dell’Incompiuta sede del Comprensorio e degli ambulatori specialistici, la casa di soggiorno per anziani con l’appendice di Casa Mielli. Di qui la decisione di affidare all’architetto Lamberto Rossi l’incarico per un’ipotesi preliminare di utilizzo degli spazi. Si tratta solo di uno studio d’ambiente, rimandando ad un secondo tempo scelte operative e specifiche relative ai singoli edifici: sul tipo di quanto Cecchetto ha fatto per la fascia lungolago. La competenza dell’architetto Rossi, cinquant’anni, lucchese, collaboratore di Renzo Piano, è fuori discussione. A Cervia, Otranto, Burano, Cremona, Ravenna sono molti i progetti che portano la sua firma: tanto che il ministero per la salute l’ha scelto per dirigere una commissione incaricata di predisporre un modello di ospedale da proporre sull’intero territorio nazionale. Il preliminare costerà circa 25.000 euro: somma giudicata congrua per acquisire una visione d’insieme sui futuri interventi che potranno poi frazionarsi negli anni, rispettando una direttiva unitaria, a seconda delle disponibilità finanziarie che il committente pubblico (provincia più ancora che comune) vorrà mettere a disposizione. Il vecchio ospedale è frutto d’una scelta rivelatasi buona per un secolo assunta alla fine Ottocento dalla civica rappresentanza guidata dal podestà Giuseppe Canella che, accigliato ed un po’ scrostato, sorveglia in sala di rappresentanza che i successori non facciano asinate.

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