lunedì, Giugno 30, 2025
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Cavalli: «Ora freniamo l’abbandono»

Seimila borghi rurali «I più ricchi d’Europa»

«Brescia è la provincia con il patrimonio architettonico rurale più ricco d’Europa, con le sue 6mila cascine e borghi rurali». Parola dell’archietto Dezio Paoletti, che per conto della Fondazione Civiltà Bresciana ha curato (insieme ai colleghi Isidoro Marco Iadema, Antonio Rubagotti, Lucia Morandini, Emilio Salvatore, Gabriele Archetti) il «Censimento Cascine Bresciane» voluto dalla Provincia di Brescia.Ieri a palazzo Broletto la presentazione ufficiale della ricerca, svolta in 104 comuni bresciani (compresi nei territori non appartenenti alle comunità montane) suddivisi in 5 porzioni territoriali: la Bassa estrema (da Villachiara a Visano), la fascia intermedia dei fontanili (da San Zeno a Orzinuovi), l’Alta Pianura (da Palazzolo a Muscoline), la Valtenesi e il Basso Garda e la Franciacorta. Obbiettivo della ricerca: individuare tra le migliaia di cascine i cento tesori architettonici più rappresentativi, che entreranno di diritto nel «gotha» dei beni da tutelare e conservare (anche se per Paoletti sarebbero 133 le cascine di importanza monumentale da tutelare «assolutamente»).«Questa iniziativa – commenta soddisfatto il presidente della Provincia Alberto Cavalli – in tempi brevi ha voluto approfondire i capisaldi delle nostre radici, della nostra storia, della nostra cultura territoriale. L’abbandono delle cascine verificatosi dal dopoguerra in poi ha portato al limite della scomparsa questo patrimonio; da qui la nostra iniziativa, per valutare i beni da valorizzare e tentare di porre un freno a questo processo di dispersione». Ora che si è a coscenza di questo patrimonio immenso (entro fine anno verrà pubblicato lo studio completo, compresivo di piccoli gioielli annessi alle grandi cascine, quali le colombaie, le santelle, i manufatti irrigui, i silos storici, i filari e le colture monumentali), «Dobbiamo pensare a strumenti urbanistici da inserire nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – ha aggiunto Francesco Mazzoli, il nuovo assessore provinciale al Territorio – per valorizzarlo e tutelarlo. I comuni nei loro nuovi Pgt dovranno tenerne conto». Sia chiaro, nè la Provincia, nè altri enti pubblici sono in grado di acquistare i più importanti di questi gioielli architettonici: «Ma l’importante è che soppravvivano – aggiunge Mazzoli – e che le ristrutturazioni fatte da privati siano fatte in modo rispettoso». Le cascine catalogate verranno inserite nel sistema informatico territoriale e schedate con modello Sirbec, appartenente al sistema informativco regionale dei Beni Culturali della Regione. Una ulteriore «garanzia» di soppravvivenza per molte cascine.

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