Aliment 2006Come tradizione anche per la prossima edizione di “Aliment & Attrezzatura”, in programma dal 15 al 18 gennaio prossimo presso il Centro Fiera di Montichiari, il Consorzio Tutela Lugana DOC sarà presente per proporre le produzioni dei propri associati. Una scelta importante come importante, nel panorama vinicolo nazionale ed internazionale, è considerato il Lugana Doc.Il compianto ed amico del Lugana e dei suoi produttori, Luigi Veronelli, amava spesso ricordare le caratteristiche che ne facevano di questo Vino rare virtù soprattutto per le sue peculiarità capaci di farlo apprezzare nelle tre fasi principali della sua vita “Bevilo giovane, giovanissimo e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto della composta autorevolezza. Tu assaggi un Lugana e, se sei un buon assaggiatore, non puoi dimenticarlo”.E proprio sulla longevità, sulla capacita di resistere nel tempo aumentandone addirittura la complessità delle sue caratteristiche, ha lanciato una sorta di scommessa il Consorzio di Tutela, presieduto da Paolo Fabiani, in occasione della recente edizione della “Stella del Garda”. Una ciurma di giornalisti, a bordo del veliero San Nicolò, ha provveduto ad assaggiare una dozzina di “vecchi” Lugana riscontrandone le eccezionali doti di conservazione. Nello stesso tempo hanno pure scommesso sulla futura longevità dei Lugana prodotti negli ultimi anni dandosi l’appuntamento per il prossimo anno con una nuova degustazione degli stessi vini assaggiati nel 2005.Citiamo ancora Veronelli quando poco meno di una decina di anni orsono incitava, in occasione della Fiera di Colonia, i giovani produttori a produrre Lugana e subito dopo dimenticarlo. “Lo riscoprirete dopo alcuni anni come mai avreste pensato, carico di quella complessità di profumi e sapori che mai avreste creduto”. E il grande Maestro ancora una volta aveva ragione. Nacque dopo pochi anni il “Superiore”, da disciplinare deve essere invecchiato per almeno un anno, che sta ottenendo grande successo ed interesse da parte del pubblico.Recentemente, poi, il Consorzio ha intrapreso un ‘iniziativa con ricerche scientifiche curate dal prof. Attilio Scienza e della sua equipe dell’Università di Milano, che ha portato ad identificare il vitigno generatore del Lugana con una sua connotazione precisa ed inconfondibile ed una sua nuova identità che presto lo porterà a chiamarsi “Turbiana”. “Perché l’han dimostrato scientificamente – scrive Angelo Peretti grande estimatore e scrittore del Lugana –: il vitigno che si coltiva nella Lugana (cinque Comuni, Lonato, Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Peschiera, due regioni Lombardia e Veneto e due Province Brescia e Verona) è un autoctono di lusso, che attecchisce solo lì, mica generico richiamo alla varietà del trebbiano”.Attualmente sono circa un centinaio i soci aderenti al Consorzio di Tutela, con una superficie coltivata di circa 700 ettari ed una produzione di complessiva di circa 50.000 ettolitri di vino per un totale di oltre 5.000.000 bottiglie prodotte fra Lugana Base, Superiore e spumantizzato.
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Il Consorzio Tutela Lugana Doc presente ad Aliment 2006