domenica, Dicembre 8, 2024
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Un progetto europeo per cure più facili e sicure all’estero

All’Ospedale di Desenzano i primi due “pazienti epSOS”

Nei giorni scorsi il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Desenzano ha accolto i primi due “pazienti epSOS” in Italia mentre la prima “prestazione epSOS” è stata registrata ad Atene nel novembre 2011 a favore di un cittadino lombardo.

Si tratta di due cittadini estoni che hanno usufruito di prestazioni sanitarie (nello specifico una visita e una prescrizione di farmaci dimenticati a casa) nell’ambito dei servizi messi a disposizione dal progetto di sanità elettronica “European Patients Smart Open Services” (epSOS) cofinanziato dalla Commissione Europea e da 26 Stati europei. L’Italia è rappresentata, su mandato del Ministero della Salute, da Regione Lombardia e Lombardia Informatica, affiancate per i siti pilota da Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, ASL Brescia e ASL Pavia.

Obiettivo ispiratore è il miglioramento della cura dei cittadini europei durante la loro permanenza all’estero garantendo loro un importante aiuto nell’accesso ai servizi sanitari, in linea con la Direttiva Europea sui diritti dei cittadini all’assistenza sanitaria all’estero.

Nella pratica un cittadino europeo che abbia attivato il proprio “Patient Summary” – documento di sintesi clinica sul suo stato di salute – nel Paese di residenza tramite il medico curante può ricevere assistenza in uno dei punti di cura epSOS all’estero dove, previo consenso informato, il medico visualizza il Patient Summary nella propria lingua evitando dubbi di comunicazione e interpretazione offrendo un’assistenza sanitaria adeguata e una corretta gestione delle emergenza.

“Siamo molto soddisfatti – dichiara il Direttore Generale Marco Votta – dell’assistenza erogata ai due pazienti stranieri grazie anche al supporto di epSOS e sono certo che il servizio sarà di grande aiuto per i cittadini comunitari che si muovono sempre più spesso sul territorio europeo, molti dei quali visitano il lago di Garda.”

I Paesi che hanno aderito alla fase sperimentale del progetto sono Italia, Danimarca, Repubblica Ceca, Svezia, Spagna, Francia, Austria, Svizzera, Portogallo, Malta, Estonia, Ungheria, Slovenia e Croazia. Per l’Italia sono state scelte, quali strutture pilota, i Pronto Soccorso di Desenzano, Gavardo, Manerbio ed i Servizi di Continuità Assistenziale dell’ASL di Brescia ubicati a Desenzano, Gargnano e Salò.

Nel primo trimestre del 2014, saranno aperti nuovi punti di cura presso le Aziende Ospedaliere Niguarda Cà Granda e Sacco di Milano, Guido Salvini di Garbagnate Milanese e presso l’ASL Milano 1, afferenti all’area di EXPO 2015.

In futuro sarà possibile consolidare ulteriormente i servizi oggetto della sperimentazione attraverso un ampliamento ad altri Paesi e rendendo operativi nuovi servizi quali: l’accesso del paziente ai propri dati clinico-sanitari visualizzati in una lingua europea diversa dalla propria; il miglioramento del processo di identificazione del paziente, mediante, ad esempio l’integrazione dei dati della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) al fine di agevolare la verifica del diritto del cittadino straniero di fruire di assistenza sanitaria oltre che alla possibilità di inserire, tra le informazioni cliniche, eventuali referti e prescrizioni generati in un nazione diversa da quella di provenienza.

 

 

 

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