venerdì, Aprile 19, 2024
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Inaugurata la nuova casa di cura collegata a Villa Gemma: ambulatori subito al via. Scarcella: «Qualifica i servizi». Beccalossi: «Aria di tagli»

Barbarano ora ha la sua clinica

Ieri mattina, a Barbarano di Salò, è stata inaugurata la «Casa di cura Villa Barbarano», che ha definitivamente cancellato il vecchio hotel Astoria. L’architetto Sandro Berther ha sistemato le camere (ora dotate di telefono, Tv, diffusione sonora, servizi igienici, aria condizionata), abbattuto le barriere architettoniche, sostituito i pavimenti, messo a norma gli impianti elettrici, rifatto il riscaldamento, ecc. La nuova struttura è strettamente collegata a «Villa Gemma», in territorio di Gardone Riviera. Entrambe appartengono alla spa costituita dai fratelli Arici (Angelo è il presidente) & Bonometti (Marco, delle Officine meccaniche rezzatesi, ex numero 1 della Leonessa pallanuoto, è il vice). Presenti numerose autorità: la vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, il direttore generale dell’Asl, Carmine Scarcella, coi suoi collaboratori, freschi di nomina (Anna Maria Indelicato, responsabile sanitario, e Mario Frera, amministrativo), gli assessori provinciali Maria Stella Gelmini ed Enzo Cossu, l’onorevole Stefano Saglia, medici, carabinieri e vigili urbani. «Ottenuto l’accreditamento per le prestazioni ambulatoriali (inizieremo l’attività in febbraio), siamo ora in attesa che la Regione stabilisca le regole per poter completare il cammino relativo alla lungodenza e alla riabilitazione – ha detto l’amministratore delegato, Gino Bersi -. Nel frattempo ricovereremo pazienti privati, con tariffe che riteniamo particolarmente favorevoli. «Al momento non possiamo che sperare in decisioni sollecite. Purtroppo i pesanti abbattimenti tariffari, dell’ordine del 20%, decisi a posteriori, vengono a pesare soprattutto sui bilanci privati, mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle strutture, e non consentendo investimenti per il necessario ammodernamento tecnologico. «La casa di cura che ci apprestiamo a inaugurare è una bella realtà. I servizi che possiamo erogare e il personale assunto (e che assumeremo in maggior numero) restano un grosso patrimonio da salvaguardare. Le difficoltà che abbiamo superato non sono state poche». Il sindaco Giampiero Cipani ha sottolineato l’importanza dei nuovi posti letto, che consentono di rafforzare «il ruolo comprensoriale di Salò, fornito dell’ospedale, dell’Agenzia delle entrate, del Tribunale, di scuole superiori, del comando dei carabinieri, ecc. Il percorso per giungere all’apertura della clinica è stato ostacolato da incomprensibili pregiudizi. Ma oggi i discorsi non possono che essere festosi. Vorrei poi aggiungere che Barbarano, la mia frazione, in tre anni e mezzo è risorta. Ne sono soddisfatto. Abbiamo agevolato la rinascita dell’albergo Galeazzi, che era chiuso, risanato l’hotel Spiaggia d’oro e costruito la palestra con 200 posti a sedere, in sostituzione del capannone abusivo della Robur. In futuro bisognerà intervenire sul Rimbalzello, che appartiene alla Fondazione Bravi». Scarcella ha aggiunto che «la struttura andrà a qualificare la rete dei servizi sanitari, tanto più che c’è una carenza di posti letto per pazienti cronici». Nell’annunciare l’istituzione di «un osservatorio epidemiologico per comprendere le necessità dei cittadini e tracciare gli scenari futuri», il direttore generale ha ribadito che il «rapporto fra pubblico e privato sarà a livello paritario». Viviana Beccalossi ha annunciato che «giovedì, a Roma, si terrà l’incontro fra Governo e Regioni sui temi della sanità. Il momento è difficile. La proposta: tagliare 130 miliardi alla Lombardia. Dobbiamo fermarci e riflettere, consapevoli che tutti saranno chiamati a fare un sacrificio. La provincia di Brescia ha la spesa farmaceutica e il tasso di ricoveri più alti della Regione. Occorre capire il perchè». Un breve cenno, infine, sull’ipotesi Roè Volciano, che ha messo l’un contro l’altro i sindaci di Gavardo e Salò. «Sceglieremo il futuro ospedale di zona senza tenere conto degli scontri di campanile. Valuteremo, in particolare, l’aspetto turistico e quello della viabilità», ha concluso Beccalossi. Quindi la benedizione del parroco, don Francesco Andreis, e il taglio del nastro. La clinica sostituisce dunque l’hotel Astoria, costruito nel periodo 1958-60 (quattro stelle, 12 mila mc. di volumetria, superficie di 4.400 metri quadrati) da Roberto Cipani, papà del sindaco attuale.

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