mercoledì, Giugno 7, 2023
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Ci ha lasciato Judy, la scimpanzé più anziana d’Europa fondatrice del Paro Natura Viva

Anche ieri mat­ti­na, Judy è usci­ta per pri­ma nel repar­to ester­no: ha man­gia­to qual­cosa e si è sdra­ia­ta all’om­bra, finché non l’ha rag­giun­ta Davidi­no, lo scim­panzé dom­i­nante. Si è alza­ta per salu­tar­lo e con lui ha per­cor­so un breve trat­to, pri­ma di sten­der­si per l’ul­ti­ma vol­ta sot­to il suo albero.
Alle 9:32 ha chiu­so gli occhi e si è addor­men­ta­ta per sem­pre la scim­panzé più anziana d’Eu­ropa, classe 1972, che al di Bus­solen­go ha fonda­to una colo­nia stor­i­ca, oggi orfana del suo undices­i­mo com­po­nente. Un pri­ma­to che Judy con­di­vide­va con Samy, la sua “ami­ca” di una vita, con la quale nei giorni di piog­gia si avvi­a­va placida­mente al riparo tenen­do l’u­na il brac­cio intorno all’al­tra.
Mam­ma otto volte e non­na una, il ruo­lo sociale che Judy ha eserci­ta­to è tes­ti­mo­ni­a­to dal­la reazione imme­di­a­ta dei com­pag­ni di vita alla sua morte, sot­to gli occhi del pub­bli­co e delle tele­camere di sorveg­lian­za: Tom­my le si avvic­i­na, pro­va a sveg­liar­la ener­gi­ca­mente e la strat­tona, sen­za però sor­tire alcu­na reazione. Pen­san­do ad un’ag­gres­sione, gli altri inter­ven­gono per allon­ta­narlo ma Tom­my la prende per una gam­ba e la con­duce al riparo in una grot­ta del loro repar­to.
L’ul­ti­ma richi­es­ta di aiu­to, il grup­po la lan­cia all’e­tolo­ga nel frat­tem­po giun­ta sul sen­tiero pub­bli­co, ver­so la quale trasci­na Judy esanime. A quel pun­to, il keep­er Mar­co pre­dispone un rien­tro in emer­gen­za di tut­ti gli indi­vidui nei saloni interni, dove è Tom­my stes­so, anco­ra una vol­ta, a tirare Judy sen­za las­cia­r­la indi­etro. Il vet­eri­nario con­sta­ta il deces­so e così, si con­clude la sto­ria di una scim­panzé che lo staff definisce “forte nel­l’u­nir­si alle altre fem­mine del grup­po per dare loro il gius­to sup­por­to quan­do nec­es­sario, ma al con­tem­po capace di leg­gere le situ­azioni nelle quali non era nec­es­sario far­si coin­vol­gere”. La sua veneran­da età le ave­va pro­gres­si­va­mente mes­so a dura pro­va la vista e “il suo modo di guardar­ci dopo aver riconosci­u­to la voce — spie­ga Cate­ri­na Spiezio, respon­s­abile del set­tore ricer­ca e con­ser­vazione del Par­co Natu­ra Viva — striz­zan­do un po’ gli occhi per riconoscer­ci meglio, ren­de­va il suo com­por­ta­men­to anco­ra più dolce”.
Judy appartene­va ad una specie “minac­cia­ta” di estinzione in Africa equa­to­ri­ale sec­on­do l’U­nione Inter­nazionale per la Con­ser­vazione del­la Natu­ra e ad una tra le sot­tospecie meno rap­p­re­sen­tate nei parchi zoo­logi­ci d’Eu­ropa. Il suo con­trib­u­to è sta­to prezioso in vita e lo sarà anche dopo la sua morte: il suo pat­ri­mo­nio geneti­co ver­rà per­pet­u­a­to da Valenti­na, sua figlia e da Giu­dit­ta, sua nipote, in una sto­ria che con­tin­uerà ad essere rac­con­ta­ta alle più gio­vani gen­er­azioni.
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