L'aumento dei costi di realizzazione legati alla Ciclovia del Garda è tornato al centro dell'attenzione con la presentazione di un nuovo esposto alla Corte dei conti da parte delle associazioni Italia Nostra, Ledro Inselberg e WWF. Il tratto trentino occidentale, lungo circa 5,5 km, ha raggiunto un costo complessivo di oltre 84 milioni di euro, traducendosi in oltre 15 milioni di euro per chilometro, ovvero 42 volte il parametro medio nazionale. Questi costi sono destinati a crescere ulteriormente poiché due tratti restano ancora sospesi. La Corte dei conti aveva già evidenziato la disomogeneità dei costi e l'inadeguata trasparenza nella pianificazione delle risorse.
Nonostante le criticità emerse, la giunta provinciale di Trento ha approvato ulteriori stanziamenti per l'opera, considerati uno spreco di risorse pubbliche vista l'inefficienza nella gestione economica. Le associazioni mettono in discussione anche la sostenibilità del progetto, sottolineando che il tratto si sviluppa in un’area a rischio erosione e instabilità dei versanti. In alternativa, gli esperti propongono il trasporto via lago come soluzione più economica e meno impattante per garantire una mobilità sostenibile sia per i residenti che per i turisti.
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