domenica, Maggio 5, 2024
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L’iniziativa editoriale presentata sabato scorso alla Palazzina storica. La rivista «Bell’Italia» dedica un supplemento all’associazione

Città murate di carta patinata

All’incirca sono un centinaio nel Veneto le città murate, quelle strutture difensive risalenti all’epoca medievale e rinascimentale. Molte, più della metà hanno perso ormai torri e bastioni, fossati e baluardi – rileva Franco Posocco nell’articolo di apertura del supplemento di febbraio della rivista mensile «Bell’Italia» dedicato appunto alle nobili e fiere città – ma la restante cinquantina conserva segni evidenti dei tracciati e dei rilevamenti, non solo negli appostamenti, ma anche nella compattezza dell’edificato e nella nobiltà della configurazione». Tra queste a ovest dello Scacchiere scaligero che si irradiava da Verona spiccano nella zona del Garda: Malcesine, Torri, Lazise, Peschiera, Valeggio e Villafranca. Ed è stato appunto a Peschiera che sabato scorso l’Associazione Città murate del Veneto, nata nel gennaio 1997, per promuovere iniziative volte alla conoscenza, salvaguardia e valorizzazione delle città murate e dei centri fortificati della regione, ha presentato l’iniziativa editoriale. Incontro avvenuto alla Palazzina storica presenti, assieme al sindaco on. Umberto Chincarini e l’architetto Lino Vittorio Bozzetto (autore del bel volume sulla città fortificata di Peschiera) che hanno fatto gli onori di casa, rappresentanti delle amministrazioni comunali di Soave, Lazise, Bardolino, Torri, Pastrengo, Rivoli, Valeggio e Villafranca. Tutti convenuti per sottolineare l’importanza e l’interesse come l’impegno alla cultura, nel recupero culturale e storico di beni fondamentali, sostituendosi in molti casi a uno Stato piuttosto assente nella cura del patrimonio. E come esempio l’Amministratore di Peschiera ha messo in risalto il recupero della caserma Cacciatori operato dal comune arilicense con il contributo della Regione, mentre la Palazzina Grandi ufficiali, proprietà dello Stato, sia in degrado tanto da dover essere recintata per evitare inconvenienti e danni alle persone. Tornando all’iniziativa editoriale, promossa dalla Regione con il contributo dell’Associazione Città Murate del Veneto, istituita su iniziativa di «Italia Nostra» e consociata al «Walled Towns Friendship Circle», l’inserto di una settantina di pagine oltre a guida ai centri fortificati del Veneto, è nello stesso tempo un itinerario affascinante fra torri, castelli e architetture militari, ma anche richiamo alle città dei dipinti di Bellini, Carpaccio, Mantegna e Giorgione: l’arte sublime di «fingere» paesaggio. Ai primi tre servizi di Franco Posocco, Lino Vittorio Bozzetto e Adriano Verdi, segue quello dedicato alle «Mura di famiglia» di Riccardo Magrini, con richiami a Lazise, Soave, Villafranca e Malcesine. Marta Moretti si sofferma invece sui forti, sulle isole e le piattaforme per l’artiglieria per la difesa di una città come Venezia «senza mura» (foto di Guido Baviera); Carlo Migliavacca descrive chiese, conventi e monasteri dentro e fuori le mura cittadine; Melania Balmi l’anello di mura che circonda Cittadella, il borgo voluto da Padova nel Duecento per gaioni militari, e Maria Luisa Magagnoli del palio e delle mura trecentesche di Montagnana le meglio conservate d’Europa. Infine un excursus nei piccoli grandi templi del buon vivere di Marina Tagliaferri e mercati, sagre, prodotti tipici e vini veneti a cura di Guido Montaldo.

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