«Perchè volete chiudere i piccoli Comuni?». È la domanda che Massimo Pollini, sindaco di Moniga e presidente dell’Unione Comuni Valtenesi, rivolge ai parlamentari bresciani in merito alla finanziaria 2004 in qualità di esperto di finanza pubblica. «La legge – spiega Pollini – concentra ulteriori tagli sui piccoli Comuni sotto i 3 e i 5 mila abitanti. Moniga conta 1.800 abitanti, ma le presenze turistiche in estate le fanno toccare quota 30 mila. I tagli sono stati concentrati anche sulle forme associative come le Unioni. Tutta questa manovra finanziaria mi risulta incomprensibile. Leggi come la «116» del 20 maggio 2003 e la «131» del 5 giugno 2003 hanno incrementato fondi per i piccoli Comuni e per le forme associative: sono state proposte ed emanate da Governo e Parlamento! In una situazione di stridenti contraddizioni è troppo chiedere ai chi ci guida cosa intenda fare? Perchè non tagliare in uguale percentuale fondi a tutti i grandi Comuni? Essi sono in grado di assorbire tagli effettuati dal Governo. Per i piccoli Comuni i tagli della finanziaria significheranno perdita dei servizi essenziali e della possibilità di erogarne di nuovi».
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Allarme del sindaco di Moniga