giovedì, Ottobre 10, 2024
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Cittadini e amministratori uniti nel chiedere un intervento da parte del governo. E anche la Comunità montana affronterà il problema

Costermano è in trincea. Affi-Pai caso nazionale

Condanna totale di Costermano per l’Affi-Pai, intanto il Wwf e un gruppo di cittadini invitano a fare di questo un «caso» nazionale. Sentenza annunciata anche dalle decine d’auto che indicano la via alla sala civica dove il Consiglio ha vota all’unanimità la mozione del sindaco, Fiorenzo Lorenzini «contro progettazione, costruzione ed esercizio del sistema di collegamento viario a pedaggio tra l’autostrada A22 “Autobrennero” e la Sr 249 “Gardesana Orientale”, superstrada Affi Pai». L’atto è condiviso da altre amministrazioni. E anche la giunta della Comunità montana del Baldo ne discuterà in Consiglio il 25.Dibatti partecipatissimo, e «caldo», in primis da parte dei cittadini che, d’accordo col sindaco, si sono fatti promotori del «Comitato no-Affi-Pai». Averardo Amadio, del Wwf, ha incitato a coinvolgere il ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli ricordando che la strada segherebbe alla base il Baldo dove dovrebbe nascere il parco. Tra i presenti Raffaello Boni di Legambiente, lo staff municipale, cittadini, turisti, il legale dello studio incaricato dal Comune di verificare le possibili azioni per contrastare il progetto.Con la mozione tutto il paese formalizza l’«assoluta contrarietà alla superstrada», secondo «un tracciato che distruggerebbe una delle zone paesaggistiche più belle del paese e dell’entroterra gardesano», imponendo infrastrutture anche di «enorme impatto ambientale», «sbancamenti indelebili (…) con enorme spreco di denaro». Mentre il documento dà mandato al sindaco «di adottare ogni provvedimento per contrastare l’opera», gli incontri si susseguono. «Col supporto dell’onorevole Ettore Peretti, di Marciaga, stiamo organizzando un incontro con la giunta veneta e abbiamo già visto il presidente della Provincia Elio Mosele, che ha ricordato come il progetto è da tempo stato accantonato», dice il sindaco.Infatti, di «Gardesana bis», si parla da anni. «L’abbiamo sempre contrastata. Non è stata mai realizzata per motivi ambientali e finanziari. Ma ora il rischio è tangibile perché si parla di “project financing”, di un privato che propone alla Regione di finanziare, eseguire e gestire un’opera pubblica in cambio d’utili che, in questo caso, sarebbero i pedaggi», spiega il sindaco alla gente proiettando il progetto. «Una strada che da noi deturperebbe Castion e le sue vallate affiancando e scavalcando la Valle dei Molini. E questo solo in base a una “bozza”, perché la Regione, ora, non può rilasciare altri documenti». E ancora: «Ci chiediamo che interessi siano alla base della proposta e spiace rilevare che il Comune non sia stato coinvolto, né gli altri paesi: Castelnuovo, Lazise, Cavaion, Affi, Bardolino, Caprino, Torri, San Zeno».Picche pure dalle minoranze. Franco Comencini, Gruppo impegno civico «Tre ponti»: «Ritengo ancora valido il concetto espresso dall’allora sindaco, Luigi Benedetti, che considerava “più produttivo utilizzare le infrastrutture esistenti e potenziarle senza pregiudicare l’ambiente”». E lancia un monito: «Temiamo che il progetto celi la volontà di rendere fabbricabili altri terreni. La Regione non può risolvere i problemi calandoli dall’alto». Lorenzini. «Stiamo poi definendo un tavolo tecnico tra enti, associazioni, tecnici, parti politiche, stampa». Andrea Zanandreis, «Il Molino»: «Preoccupa che la Regione abbia inserito il progetto nel piano triennale 2006-2008».

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