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E' arrivata lo scorso maggio per lavoro, la nostra città le è subito piaciuta e ha preso casa: ora ha un esercito di amici Il soprano Victoria Mature è figlia del divo protagonista di tanti kolossal

Da Hollywood a Riva per cantare in Europa

Si chiama Victoria. Ha 27 anni, una voce da soprano, lunghi capelli neri e un sorriso caldo come il sole della California, lo stato dove è nata e vissuta. Da qualche mese non è raro incontrarla in centro o al pub, ma Victoria non è una turista qualunque: il suo cognome è Mature ed è figlia di un grande divo di Hollywood degli anni ’40 e ’50, Victor, l’eroe buono e muscoloso di tanti kolossal.Victoria che ha radici italiane – i nonni erano di Pinzolo e qui ha tanti parenti – ha scelto di vivere a Riva. Questa volta, dopo i molti viaggi precedenti con papa Victor e mamma Loretta, a portarla in Italia è stata la professione di cantante lirica. «Mio padre – spiega in un ottimo italiano, seduta al bar Maroni, tra i suoi cugini Emilio e Angelo Visconti – mi ha sempre spinta alla ricerca delle nostre radici italiane. Lui amava questo Paese». È arrivata qui alla fine dello scorso maggio, ha partecipato al concorso internazionale per giovani cantanti lirici «Riccardo Zandonai» e poi, ha cantato durante MusicaRiva. È stato subito amore e Victoria, che per lavoro fa continuamente la spola con gli States, ha deciso di eleggere Riva a propria “base europea”. «I primi tempi – racconta – ho alloggiato all’hotel Luise. Mi facevano sentire come a casa, ma alla fine mi sono decisa a prendere un appartamento in centro. Qui è tutto meraviglioso: la città, i panorami, il cibo, ma a colpirmi è stato soprattutto il calore della gente. Ad agosto, poi, mi hanno entusiasmato le atmosfere della Notte di Fiaba, le chiassose frotte di bambini mascherati da Pinocchio che passavano sotto la mia finestra, i fuochi d’artificio. Stupendo». In men che non si dica, Victoria s’è ritrovata anche con un esercito d’amici con cui trascorre gran parte delle sue serate. «Andiamo in pizzeria o al pub, soprattutto al Lochness» racconta. «Qui – rivela, fattasi improvvisamente timida – ho trovato anche il ragazzo». Una rivelazione sfuggitala inavvertitamente, alla quale non c’è verso di aggiungere altri particolari. «Dico solo che è un rivano» glissa. Non bisogna dimenticare, però, che Victoria è qui per lavoro. «A MusicaRiva – spiega – ho cantato nella Carmen e, poi, ho seguito dei corsi di perfezionamento con Mietta Sighele che, con il marito Veriano Luchetti, è stata davvero disponibile e gentile. Sono due persone eccezionali». Intanto, Victoria ha fatto parecchie audizioni in Italia (ne farà una per l’Arena di Verona) e all’estero, ha avuto il tempo di tornare negli Usa e vincere la prima fase del concorso del Metropolitan Opera di New York. In programma ha le altre due fasi e un’audizione per l’opera di San Francisco. Una carriera promettente, insomma. Mai pensato di fare l’attrice? «No, anche se, in fondo, quando canto sul palcoscenico, recito anch’io. Con papà ho partecipato alla notte degli Oscar e a casa giravano i grandi divi dell’epoca d’oro di Hollywood, ma io ho sempre amato la musica». Natale lo trascorrerà qui a Riva: al cuor non si comanda. Forse la raggiungerà mamma Loretta per vedere di persona la stupenda Riva descrittale da Victoria.

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