E’ una pallonata contro i campanili: le due società di calcio del Desenzano e del Rivoltella hanno deciso di fondersi in un unico club, lasciandosi alle spalle la storica rivalità (non solo sportiva) tra capoluogo e frazione. Il contratto é già firmato: per la stagione entrante sono previste la gestione condivisa degli stadi (Dal Molin, Tre Stelle e Comunale di Rivoltella) e la fusione dei due settori giovanili che contano, insieme, più di 300 bambini e ragazzi, dai pulcini agli allievi. L’anno prossimo, invece, la fusione diventerà completa unificando anche la prima squadra e gli juniores. Per gli appassionati del pallone (e sono tanti) è la notizia del secolo e merita una cerimonia solenne. Proprio oggi alle 17, in coincidenza con la «Settimana dello sportivo», lo storico annuncio della fusione verrà dato dal sindaco Fiorenzo Pienazza su un palco allestito in piazza Malvezzi, con strette di mano e abbracci fra i dirigenti delle due società. Proprio il sindaco, con l’assessore allo Sport Adelio Zanelli, si sono fatti garanti dell’accordo con una clausola vincolante: se l’anno prossimo, al momento della fusione definitiva, una delle due società cercasse di tirarsi indietro, perderà la concessione comunale dello stadio e non potrà giocare. Il cammino é segnato: fusione o morte. Una speranza che nasce è che un domani Desenzano, unite le forze, possa fare la voce grossa in campo agonistico essendo il comune più grande della provincia. Ma di questo si parlerà fra qualche anno: fino al 2004 restano due squadre, entrambe in Prima categoria. «Il senso dell’accordo è un altro, non la ricerca di glorie agonistiche ad alti livelli – spiega il presidente del Rivoltella, Luigi Losi -. La cosa più importante era smettere di farci la guerra, ottimizzare la gestione degli impianti e delle risorse, soprattutto a favore del settore giovanile. «Una sola società, grande e solida, può essere un più valido punto di riferimento per bambini e ragazzi che si avvicinano allo sport. Poi è vero: uniti potremo forse attirare più sponsor, mobilitare più risorse economiche anche per un salto di qualità agonistico. Ma questo lo vedremo più avanti». Dell’importanza del settore giovanile, come base di questo accordo, parla anche il presidente del Desenzano, Antonio Modena: «Si era parlato di unificare da subito la prima squadra, ma ormai erano già fatti i programmi: meglio rinviare al 2004. Ma sono contento: le giovanili, del resto, sono la base di ogni programma futuro». Resta solo una cosa da decidere: come si chiamerà il club dopo la fusione? Forse Desenzano-Rivoltella? O meglio Rivoltella-Desenzano? Questa sarà la decisione più difficile, sotto l’ombra di due campanili.
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Oggi in piazza l’annuncio della storica fusione. Il sindaco garante dell’operazione: si comincia con le giovanili poi toccherà alla prima squadra, per entrare nel calcio che conta
Desenzano-Rivoltella alleanza per il pallone
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