giovedì, Maggio 2, 2024
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L’analisi condotta dall’ospedale cittadino conferma l’andamento positivo della natalità

È boom delle nascite:raddoppiate in sei anni

Vola alta la cicogna sul basso Garda. Lo conferma il trend delle nascite al reparto di Ostetricia dell’ospedale di Desenzano. I parti sono passati infatti da 785 nel 2001 a 1473 lo scorso anno: raddoppiati in sei anni (+153 rispetto al 2006).Il 36,8% sono neonati extracomunitari, contro il 30,6% dell’anno precedente. Una parabola destinata a salire, in diretta proporzione con i flussi migratori che il basso Garda registra ormai da oltre un decennio. A Desenzano la popolazione extracomunitaria è di oltre 2.700 unità, il 10% della popolazione residente: nel 2007 sono arrivati 1.631 stranieri.A SIRMIONE sono giunti lo scorso anno 580 immigrati che, sommati ai restanti, raggiungono il 18,13% dei residenti.Analizzando i dati nel dettaglio, il prof. Silvano Zaglio, primario della divisione di Ostetricia e Ginecologia del «Montecroce», sottolinea l’inversione di tendenza nei parti cesarei: nel 2005 la percentuale era stata del 33,1%, mentre nel 2007 ne sono stati eseguiti non più del 29,6%. In diminuzione anche i cesarei programmati, passati dal 45% al 40%.Ancora una curiosità: i parti gemellari sono stati 11.L’altalena delle statistiche vede un aumento dei parti indolori (quelli in cui viene praticata l’anestesia epidurale): sono stati 438, pari al 43,3% nel 2006, 611 nel 2007 (52%).«Si tratta – afferma il prof. Zaglio – di percentuali ragguardevoli che collocano il nostro reparto e l’ospedale di Desenzano ai primi posti in Lombardia, ai livelli della clinica Mangiagalli di Milano. Tra l’altro questi risultati sono stati raggiunti col medesimo personale medico ed infermieristico».LA DIVISIONE di ostetricia gardesana ha ricevuto dal Milan Cord Blood Bank, uno dei due centri regionali accreditati, la certificazione d’idoneità anche per il 2008 per la donazione del sangue placentare. Risultati lusinghieri che, ricorda Zaglio, è stato possibile ottenere «grazie alla collaborazione ed alla sinergia tra l’analgesia ostetrica diretta dal dottor Sandro Spadon e le sale parto coordinate dalla dottoressa Donatella Bresciani».Mara Azzi, direttore generale dell’azienda ospedaliera gardesana, da cui dipendono anche gli ospedali di Gavardo e Manerbio, sottolinea con piacere «l’incremento della natalità a cui nelle strutture gardesane fa da contraltare un’offerta ospedaliera adeguata rispetto a questo tipo di bisogno sanitario che nella nostra zona appare in crescita».

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