lunedì, Maggio 29, 2023
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È nato l’Osservatorio del turismo bresciano

e Provin­cia pro­muovono insieme «Con­giun­tur»: dinamiche e flus­si stu­diati con il coin­vol­gi­men­to diret­to degli oper­a­toriV­e­loc­ità, capac­ità intro­spet­ti­va, visione di sis­tema: per bat­tere la con­cor­ren­za straniera sul mer­ca­to tur­is­ti­co ser­vono doti nuove, capaci di andare oltre il dato base su arrivi e parten­ze. Con queste ambizioni nasce «Con­giun­tur», l’osser­va­to­rio sul­la con­giun­tu­ra tur­is­ti­ca nel ter­ri­to­rio bres­ciano, real­iz­za­to in col­lab­o­razione fra la Provin­cia e l’U­ni­ver­sità con il dipar­ti­men­to di Scien­ze eco­nomiche, all’in­ter­no del nuo­vo cur­ricu­lum in Tur­is­mo, ambi­ente e beni culturali.LA NOVITÀ di Con­giun­tur è di andare nel pro­fon­do delle dinamiche tur­is­tiche, gra­zie al coin­vol­gi­men­to su base volon­taria degli oper­a­tori che parteciper­an­no a sondag­gi peri­od­i­ci i cui dati ver­ran­no rielab­o­rati in tem­pi rapi­di dai ricer­ca­tori del­l’U­ni­ver­sità, per avere a dis­po­sizione qua­si in tem­po reale pre­vi­sioni sulle ten­den­ze del­la sta­gione inver­nale e di quel­la esti­va, e con­sun­tivi dopo Pasqua e a metà set­tem­bre a val­u­tazione del­l’an­da­men­to del­la sta­gione. In altri peri­o­di, invece, sarà pos­si­bile la pro­mozione di sondag­gi su tem­atiche specifiche.«Spesso si par­la di numeri e pre­sen­ze, ma questi dati non bas­tano per sapere come e dove inter­venire: è nec­es­sario conoscere tipolo­gia, carat­ter­is­tiche, aspet­ti qual­i­ta­tivi del tur­is­mo sul nos­tro ter­ri­to­rio, per con­sen­tire agli oper­a­tori una adegua­ta pro­gram­mazione, che oggi con la crisi è uno degli aspet­ti più crit­i­ci», dice il pres­i­dente del­la Provin­cia , che ha man­tenu­to la del­e­ga al Tur­is­mo, guardan­do tra l’al­tro alla col­lab­o­razione con l’U­ni­ver­sità come pun­to di parten­za importante.L’IDEA ALLA BASE di Con­giun­tur, in fon­do, è «sem­plice ma impor­tante», come ha sot­to­lin­eato il ret­tore Augus­to Preti: met­tere in rete tre sogget­ti, ente pub­bli­co, Uni­ver­sità e oper­a­tori del set­tore che sono deposi­tari di infor­mazioni impor­tan­tis­sime per conoscere un mer­ca­to tur­is­ti­co come quel­lo bres­ciano, che per la sua vari­età geografi­ca risul­ta molto diver­si­fi­ca­to. L’o­bi­et­ti­vo è capire cosa cer­ca il tur­ista che viene a Bres­cia, inter­cettarne desideri e bisog­ni per incre­mentare la capac­ità attrat­ti­va del ter­ri­to­rio, delle strut­ture ricettive e dei servizi offer­ti. «Le infor­mazioni che ricaver­e­mo saran­no com­ple­men­tari e non sos­ti­tu­tive dei dati uffi­ciali su arrivi e parten­ze, e aiuter­an­no a capire una serie di aspet­ti qual­i­ta­tivi che soli­ta­mente sfug­gono ma che pos­sono riv­e­lar­si deter­mi­nan­ti, come la tem­p­is­ti­ca delle preno­tazioni, la dif­fu­sione del last minute, il trend del tur­is­mo inter­me­di­a­to e di quel­lo diret­to, cui si aggiunger­an­no anche argo­men­ti sug­ger­i­ti dagli stes­si oper­a­tori», spie­ga Chiara Dalle Nog­a­re, una delle ricer­ca­tri­ci ref­er­en­ti del progetto.I DATI, dis­ag­gre­gati e inter­pre­tati con la mas­si­ma rapid­ità, servi­ran­no agli oper­a­tori per conoscere le novità del­la doman­da tur­is­ti­ca, appren­dere con­dizioni di mer­ca­to più ampie rispet­to al pro­prio con­testo come può essere quel­lo di una valle o del­la riva del lago, e quin­di dis­porre di uno stru­men­to per pren­dere deci­sioni effi­caci in tema di pro­mozione, prezzi, posizion­a­men­to sul mer­ca­to. Par­al­le­la­mente, dei risul­tati si gioverà anche la Provin­cia, per met­tere a fuo­co le migliori politiche da adottare nel set­tore. La «rete» così imposta­ta, che ruo­ta intorno al sito di rifer­i­men­to, www.congiuntur.it, potrà fun­zionare al meglio se sarà sostenu­ta da un’ade­sione mas­s­ic­cia degli oper­a­tori del­la ricettiv­ità alberghiera ed extra alberghiera, ai quali ven­gono invi­ate pro­prio in questi giorni le pro­poste di parte­ci­pazione, in vista del pri­mo sondag­gio di Con­giun­tur, pre­vis­to attorno al 20 di set­tem­bre. E per il futuro non si esclude che l’osser­va­to­rio ven­ga inte­gra­to dal­la Provin­cia con stru­men­ti adeguati per trac­cia­re il pro­fi­lo qual­i­ta­ti­vo del flus­so tur­is­ti­co, trasfor­man­do­lo in un «Osser­va­to­rio provin­ciale sul tur­is­mo».

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