mercoledì, Marzo 19, 2025
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Si sta lavorando all’ordinanza che definirà i criteri per aiutare le zone colpite dal sisma. Le richieste di controllo entro giovedì. Tra austerità e soldi a pioggia. Uno degli scogli: i contributi alle seconde case

E’ scontro sui fondi da stanziare

C’è molta attesa per l’emanazione dell’ordinanza del Governo che stabilirà le modalità di distribuzione dei fondi stanziati da Regione Lombardia (dieci milioni di euro) e Governo (stessa cifra). Al Pirellone è in atto uno scontro politico tra quanti vogliono stringere i cordoni della borsa e coloro che intendono allargarli. Uno dei punti più controversi riguarda le seconde case, che verrebbero escluse da ogni forma di aiuto finanziario. Ma sono proprio questi gli edifici ceduti in affitto. E se i proprietari non riceveranno alcun contributo, non saranno invogliati a effettuare le riparazioni definitive, limitandosi a mettere gli appartamenti in stato di sicurezza, con puntelli o altro. Col risultato che numerosi inquilini si ritroverebbero a piedi. C’è poi il discorso dell’indennità mensile da corrispondere a chi troverà alloggio. Dovrebbe essere di 400 euro per una famiglia composta da padre, madre e due figli, ridotta a 200 per chi vive da solo, e aumentata a 500 nel caso di presenza di disabili, invalidi, ecc. Inoltre il provvedimento, che tra l’altro nominerà Roberto Formigoni commissario strarodinario, indicherà una scala di priorità, privilegiando chi ha avuto l’abitazione inagibile, o chi non ha la possibilità di svolgere l’attività commerciale. Ieri sera, nella riunione svoltasi al Battisti di Salò, l’assessore regionale alla Protezione civile, Massimo Buscemi, ha spiegato che l’ordinanza entrerà immediatamente in vigore, senza la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, e i sopralluoghi negli edifici si concluderanno entro dieci giorni. Termine ultimo per la presentazione delle richieste di controllo: giovedì 9 dicembre. Buscemi ha assicurato che, nel bilancio 2005, verranno stanziati altri fondi. Mario Scotti, assessore al commercio, ha invitato i presenti a inoltrare domanda per recuperare il mancato guadagno, impegnandosi a concedere una deroga per le vendite straordinarie (dovrebbero iniziare il 7 gennaio, ma nella zona dell’Alto Garda e della Valle Sabbia verranno sicuramente anticipate). All’incontro c’erano pure Mario Nicoli Cristiani, assessore regionale all’ambiente, Gian Maria Flocchini e Nirvana Grisi, delegata locale. Intanto il numero degli sfollati si è stabilizzato. E’ passato infatti dai 1814 di domenica ai 1808 di ieri, secondo i dati forniti dalla Prefettura di Brescia, aggiornati alle ore 10. Ma si registra una novità. Se da un lato diminuiscono le persone ospitate da amici e parenti, scese da 1.042 a 1.019, dall’altro aumenta il gruppo dirottato negli alberghi, salito da 609 a 623. A questi bisogna aggiungere i 104 sistemati in locali reperiti dai comuni, i 50 in strutture pubbliche, i 4 in seconde case. La gente non vuole insomma gravare su parenti e vicini. E, dopo qualche giorno, preferisce l’hotel. Alcuni sindaci hanno concordato con i titolari un prezzo massimo di 25 euro a persona, sperando poi di recuperare i quattrini dagli stanziamenti della Regione e dello Stato. 6.350 il totale delle verifiche finora richie ste (il numero è diminuito poichè ne figuravano di doppie), 3.294 quelle effettuate. Gli edifici agibili sono 2.396, di cui 2.259 privati e 137 pubblici; gli altri 898 non lo sono (in 500 casi i sindaci hanno emesso ordine di sgombero, in 398 no). Le squadre in azione sono scese a 42. Per le chiese il dato non è sostanzialmente cambiato rispetto a domenica. A Salò stamattina riaprirà la media statale D’Annunzio. Come già detto, gli esperti dell’Arpa e dell’Asl hanno effettuato il sopralluogo, decidendo che i pannelli di amianto non hanno riportato danni. Giovedì 9 riprenderanno invece l’attività l’asilo nido di via Montessori e la materna Paola di Rosa, delle suore Ancelle. L’ultima, probabilmente lunedì 13, sarà la materna di Villa. Anche il comune di Salò, dove il numero degli evacuati continua a salire (è arrivato a 713, e ieri sera alle 20 sono state sistemate in albergo altre sette persone), ha aperto il conto corrente postale “Pro terremotati”. Il numero è 59734921.

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