domenica, Dicembre 10, 2023
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Festa delle Castagne e del « Marrone D.O.P. »

La dif­fu­sione del­la cas­tan­i­coltura sul Monte sem­bra aver inizio durante il peri­o­do medievale.Il castag­no fu uno dei prin­ci­pali alberi da frut­to colti­vati, dato che dalle castagne si pote­va ricavare una fari­na da cui ottenere un sur­re­ga­to del pane. Le castagne rap­p­re­sen­ta­vano un otti­mo nutri­men­to, oltre che per gli esseri umani, anche per i maiali dai quali si ricava­va la carne per l’inverno.La Fes­ta del­la Castagne, come doc­u­men­ta­to da alcune foto, si svol­ge­va, con una cer­ta con­ti­nu­ità, già a par­tire dagli anni Ven­ti. Durante il suo svol­gi­men­to, oltre a degustare pietanze a base di castagne, si pos­sono acquistare diret­ta­mente dai pro­dut­tori (facen­ti parte del Con­son­sorzio Tutela del Mar­rone di San Zeno D.O.P.) il pre­gia­to Mar­rone di San Zeno.La zona di pro­duzione e trasfor­mazione del “Mar­rone di San Zeno” è sit­u­a­ta fra i 250 e i 900 metri sul liv­el­lo del mare, apparte­nente al ter­ri­to­rio del Monte Bal­do, com­pre­so tra il e la valle del Fiume Adi­ge. Com­prende par­ti dei comu­ni di Brenti­no-Bel­luno, Bren­zone, Capri­no V.se, Coster­mano, Fer­rara di Monte Bal­do e S. Zeno di Mon­tagna, com­pre­si nel­la Comu­nità Mon­tana del Monte Baldo.Il “Mar­rone di San Zeno” va com­mer­cial­iz­za­to, allo sta­to fres­co, in sac­chet­ti di mate­ri­ale per ali­men­ti, in con­fezioni da 0,3, 0,5, 1, 2, 3, 4, 5, 10 Kg.; le con­fezioni di dimen­sioni più ampie (25 e 50 Kg) dovran­no essere com­mer­cial­iz­zate in sac­chi di juta o altro mate­ri­ale idoneo.Tutte le con­fezioni van­no sig­illate in modo da impedire l’es­trazione dei frut­ti sen­za la rot­tura del sig­illo e devono essere provviste di un’etichet­ta con il logo.Nel logo sono rap­p­re­sen­tati due cer­chi con­te­nen­ti, l’uno San Zeno benedi­cente e, l’al­tro, due ric­ci stiliz­za­ti, accav­al­lati e deis­cen­ti con il mar­rone che esce.Esso include, nel cer­chio di sin­is­tra in bas­so, la scrit­ta “San Zeno”, e nel cer­chio di destra la scrit­ta “Mar­rone” in alto e “di San Zeno” in basso.La scrit­ta DOP viene col­lo­ca­ta in una fas­cia araldica, fra i due cer­chi e alla loro base. Sul­l’etichet­ta si dovran­no inoltre indi­care peso, anna­ta di pro­duzione e luo­go di con­fezion­a­men­to.

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