Una cosa del genere non s’era mai vista, neanche ai tempi della Paloma dei record, quella che dominò quasi per un decennio. Quest’estate la bissa di Garda ha vinto tutte, ma proprio tutte le regate del palio remiero che assegna la bandiera del lago. Un record. Incredibile. E mica è finita lì. Perché la più forte avversaria nella corsa al titolo è stata un’altra barca di Garda, la Regina Adelaide, seconda nella classifica generale. E benissimo ha fatto anche l’equipaggio dei ragazzini, la Paloma. Insomma: un’annata indimenticabile, questa, per l’associazione bisse La Rocca diretta da un veterano del remo come Claudio Malfer, presidente del team con la bellezza di 74 primavere sulle spalle. Da festeggiare. E la festa la si fa domani sera, sotto il tendone ristorante del Natale tra gli olivi, sul lungolago. Il sindaco Davide Bendinelli consegna un riconoscimento a tutti i vogatori. Poi si comincia con quattro strepitose giornate di gastronomia paesana, fino a domenica 18. Di scena l’associazione ristoratori di Garda, la Corporazione degli antichi originari, la Cooperativa fra pescatori, l’associazione bisse e l’arte pasticcera di Renato Bullio per un menù che più tradizionale non si può. Ma ne parliamo più avanti, perché un altro po’ di spazio bisogna concederlo agli atleti delle bisse. Prima di tutto la Garda, la barca campionissima. Ai remi ci sono Alberto Malfer, Matteo Pincini, Michele Bertoncelli e Paolo Tacconi. Il primo, l’Alberto “Baccalà” Malfer, faceva parte anche del mitico quartetto dell’imbattibile Paloma, insieme col fratello Ettorino, con Pino “Moderato” Monese e con Gianfranco “Pìfari” Aloisi. Ha compiuto ora l’impresa che sembrava impossibile: conquistare più bandiere del fratello, una leggenda del remo. Matteo Pincini è figlio d’arte: papà Aligi è uno dei bissaioli che hanno fatto la storia della specialità. Gli altri due, Bertoncelli e Tacconi, sono frutto dello straordinario vivaio remiero di Garda, partiti in sordina e poi gradualmente esplosi come campioni di razza. Ed eccoci alla Regina Adelaide, la bissa damigella d’onore. Ai remi Mirko Pozzani, Cristian Marchesini, Romolo Squarzoni e Cristian Faraoni. Tutti vogatori usciti dalla fucina gardesana, bravissimi a piazzarsi al vertice della categoria. Infine, la Paloma, la storica bissa che oggi fa da chioccia alle promesse, guidate da un veterano che s’è tolto lo sfizio in passato di vincere la bandiera del lago: Ferdinando Sala fa da maestro al figlio Manuel, a Mattia Campostrini e a Daniele Bertasi. Ora, la gastronomia. Il menù è ghiottissimo. Ci sono il risotto con la tinca, gli spaghetti con i filetti di sardéna sott’olio, la tinca a salsa, le sardéne in saôr, il fritto di lago, oltre, ovviamente, all’immancabile baccalà, da sempre piatto principe delle cene dei pescatori e degli antichi originari, unica eccezione marinaresca alla cucina gardesana di pesce lacustre. E per finire, formaggi del Baldo, e poi sanvigilìni e zaléti. Insomma: i piatti di festa di Garda. Imperdibili.
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Domani «Natale tra gli olivi» e poi tanta cucina locale fino a domenica. Riconoscimenti ai vogatori dell’associazione La Rocca