venerdì, Maggio 3, 2024
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La proposta di Antonio Remondini non piace all'amministrazione comunale ma il problema parcheggi rimane. Dellanna contrario all'ipotesi di un interrato sotto l'arboreto

«Giù le mani dal parco arciducale»

“Giù le mani dal parco dell’Arciduca». E’ durata giusto il tempo di una lettura veloce del giornale la proposta lanciata ieri, sulle colonne di questo giornale, dal presidente del comitato di partecipazione di Arco centro Antonio Remondini di realizzare un parcheggio interrato nelle viscere dell’arboreto di Arco. Molte le smentite arrivate soprattutto dal fronte «amministrativo», la più secca delle quali fornita da Sergio Dellanna. «Il problema della carenza di posti auto in Stranforio – ha commentato l’assessore all’urbanistica – non si combatte certo sbancando uno dei monumenti della città».Di certo l’idea di Remondini non è passata inosservata. «Ne abbiamo parlato anche in giunta – spiega l’assessore Dellanna – e nessuno ha preso le difese di quest’ipotesi. Mentre il sindaco l’ha persino fermamente bocciata. Il parco dell’Arciduca è uno dei pregi di Arco e va salvaguardato, non intaccato. Senza contare i costi astronomici che comporterebbe un’operazione di questo tipo». Secca anche la risposta dell’assessore all’ambiente Fabrizio Miori. «Non si può pensare di realizzare parcheggi interrati ovunque – commenta – capisco che esista un problema di posti auto in quel di Stranforio, dove ho abitato per molti anni e conosco la situazione, però non è scavando sotto il parco dell’Arciduca che si risolve la cosa. Ad ogni modo quest’ipotesi non è mai stata affrontata nelle sedi ufficiali, ossia dall’amministrazione, quindi per quanto mi riguarda la questione non esiste». A nutrire forti perplessità è anche la dottoressa Fiorenza Tisi, la biologa del museo tridentino di scienze naturali che da anni si prende cura delle sorti del parco. «E’ chiaro che qualsiasi elemento di disturbo per l’ambiente dell’arboreto sarebbe da evitare – commenta – bisogna, poi, capire come questo progetto si articolerebbe. Nel parco ci sono gli alberi secolari che vanno preservati. Certo è che il problema della carenza di parcheggi nella zona è attuale e dovrebbe essere affrontato. In un certo modo condiziona pure il parco anche se una passeggiata per raggiungere l’arboreto non fa male». «Siamo consci dell’esistenza di questa problematica – afferma l’assessore Dellanna – e stiamo operando per risolverla. Innanzitutto credo che gran parte dei bisogni di posti auto di quest’area sparirà una volta realizzato il parcheggio interrato di viale delle Palme. Con il centinaio di posti che metteremo a disposizione, l’emergenza dovrebbe finalmente cessare. Rimarrebbe fuori soltanto la parte alta di Stranforio per la quale è possibile pensare a parcheggi mirati, da qualche decina di posti al massimo, ricavati in zone tipo l’ex area Berlanda e lungo via Fossa Grande. A quel punto, con l’introduzione dei bollini per parcheggiare nel centro, il problema dovrebbe rientrare».

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