mercoledì, Maggio 1, 2024
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Dopo la protesta degli operatori il sindaco si schiera in difesa degli organizzatori della festa del settore. Sebastiano: «Gli apicoltori veneti hanno voluto autoescludersi»

I giorni del miele senza pace

Il miele è in pericolo. L’allarme arriva dagli alveari di tutt’Italia dove la produzione del miele quest’anno è crollata del 70 per cento. Un’annata che con ogni probabilità passerà alla storia come la più nera. In questa prospettiva, e nonostante la contestazione da parte degli apicoltori dell’associazione regionale produttori miele del Veneto in quanto non coinvolti, a loro dire, nella gestione della quattro giorni di attività delle Città del miele, viene inaugurata oggi alle 17 la mostra-mercato «I giorni del miele», manifestazione considerata a livello nazionale una delle più importanti per la sua valenza europea. «In un momento così amaro per l’apicoltura», interviene il sindaco Luca Sebastiano, «è impossibile non comprendere lo stato d’animo degli apicoltori veneti. È stata un’annata tragica. Nei momenti di grande crisi i problemi talvolta si tende ad affrontarli in modo passionale. Ma è proprio nelle fasi di maggiore criticità che una categoria economica è chiamata ad avanzare proposte molto chiare: perché dire cosa si può fare è più utile della protesta». Problemi quelli degli apicoltori veneti non diversi da quelli degli apicoltori italiani come è emerso recentemente anche a Montalcino e a Castel San Pietro Terme, che sono con Lazise le sedi storiche dell’apicoltura italiana. «In queste sedi Lazise, nel suo ruolo istituzionale di coordinamento delle Città del miele», puntualizza il sindaco Sebastiano, «era a fianco degli operatori di settore, sostenendo gli appelli fatti al ministro Allemanno, condividendo il lavoro dell’Osservatorio nazionale del mercato e del miele. Come eravamo istituzionalmente a fianco della categoria all’incontro a Roma con il ministro delle Politiche agricole, proprio per sostenere quell’idea che in tutti questi anni ha visto Lazise primo grande opertore: essere strumento di coesione e unitarietà degli apicoltori». Lazise da quasi trent’anni si trova impegnata in primo piano, con il sostegno di Regione, Provincia e Camera di commercio, a favore dell’apicoltura. «Ai nostri partner non abbiamo mai mancato di contraccambiare», sostiene Luca Sebastiano, «presentando progetti in sviluppo; un gesto doveroso per chi, come la nostra amministrazione, punto a impegnarsi in un progetto di continua crescita. E i risultati confermano il lavoro svolto». Rammaricandosi, quindi, delle critiche avanzate dagli apicoltori veneti che hanno ricevuto comunicazione formale dell’appuntamento di Lazise senza rispondere, protestando «che è una posizione legittima e democratica», Sebastiano risponde che domenica sarà presente a Lazise la Commissione europea per l’apicoltura, con i presidenti delle maggiori associazioni europee di apicoltura. «A loro è bastata una lettera interlocutoria», dice il sindaco, «alla quale hanno risposto con estrema semplicità», tanto che in occasione dei giorni del miele Lazise, Regione, apicoltori italiani, l’apicoltura europea tutta, propongono, si confrontano, s’incontrano. Peccato che gli operatori veneti abbiano deciso di chiamarsi fuori». Quattro giorni di appuntamento con una grande mostra-mercato dei mieli italiani, dei prodotti dell’arnia e delle attrezzature per l’apicoltura da quest’anno passata da biennale ad annuale, con in programma sabato alle 15 una tavola rotonda sul tema «Apicoltura, dalle associazioni di prodotto criteri per la qualità e il riconoscimento apistico». Domenica incontro europeo con tema: «Il riconoscimento comunitario del miele vergine integrale: il percorso per una dizione qualitativa del miele europeo». Orario continuato dalle 10 alle 22 e ingresso gratuito.

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