giovedì, Maggio 9, 2024
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Un «dream team» della politica e delle istituzioni arriverà domenica mattina a Salò per visitare il costruendo Museo della città (o palazzo della cultura), che sta sorgendo sulle ceneri dell’ex convento seicentesco dei padri Somaschi, in via Brunati.

I «vip» della politicaper il museo della città

Ci saranno Maristella Gelmini, desenzanese e ministro alla Pubblica istruzione, Sandro Bondi, il ministro ai Beni culturali (ha una casa a Gardone Riviera ed è marito della preside del Liceo Fermi), il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica (di Gardone Riviera), il Prefetto di Brescia Paolo Tronca, il neopresidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. E con loro altri illustri ospiti.Il gruppo, invitato dal sindaco Giampiero Cipani, si ritroverà nel palazzo comunale alle 10.30. Poi si recherà sul luogo dei lavori, che dovrebbero essere ultimati entro la primavera.[FIRMA]IL MUSEO, che dovrebbe essere ultimato per il prossimo mese di aprile, avrà uno spazio di 1.700 metri quadrati. Sorgerà nell’ex chiesa di Santa Giustina, il cui campanile ospitava l’osservatorio meteo e la stazione sismica Pio Bettoni, e negli spazi attorno al chiostro interno, arricchito da colonne marmoree, che in futuro potrebbe ospitare concerti ed eventi culturali. Il percorso è stato studiato insieme ad associazioni e istituzioni culturali locali, con la supervisione di Flavio Casali, per raccogliere idee sull’utilizzo degli spazi espositivi, che consentiranno di ripercorrere la storia della cittadina.UNA SEZIONE sarà dedicata all’archeologia, con i reperti rinvenuti nella necropoli del Lugone; un’altra al Medioevo e al Rinascimento. E ancora: i locali della liuteria, con la ricostruzione della bottega di Gasparo, l’inventore del violino; i reperti dall’Unità alla Seconda guerra mondiale; i documenti della Repubblica di Salò; i disegni della Raccolta civica.Un pezzo» prezioso sarà il contrabbasso firmato da Gasparo nel 1590, venduto nell’86 per 270 mila euro all’imprenditore Giancarlo Biondo, che lo ha dato in comodato al municipio per venti anni.

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