giovedì, Novembre 30, 2023
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Il Cab dona al Vittorialei manoscritti del Vate

Domani la Fon­dazione del Cab don­erà al Vit­to­ri­ale di Gar­done Riv­iera, in comoda­to gra­tu­ito per 10 anni, rin­nov­abili, i mano­scrit­ti di di sua proprietà.Sarà inoltre pre­sen­ta­to il vol­ume sul « del­la guer­ra», edi­to nel­l’am­bito del prog­et­to «Le vie del­l’arte». La cer­i­mo­nia inizierà alle ore 11 con l’alz­a­bandiera in piazzetta Dal­ma­ta, all’in­ter­no del Vit­to­ri­ale, e pros­eguirà nel­l’au­di­to­ri­um, con gli inter­ven­ti del pres­i­dente e del con­sigliere Cab Anto­nio Benedet­to Spa­da. Saran­no pre­sen­ti numerose autorità, tra cui il sot­toseg­re­tario agli Esteri, Alfre­do Man­ti­ca. Al ter­mine ver­rà por­ta­ta una coro­na di alloro al mau­soleo, per ricor­dare il 71° del­la morte del poeta solda­to, avvenu­ta il 1 mar­zo ’38.Nel 1987 la casa d’Aste Christie’s di Lon­dra pose in ven­di­ta un con­sis­tente numero di preziosi auto­grafi di Gabriele d’An­nun­zio, alcu­ni dei suoi lavori più impor­tan­ti come «Le vergi­ni delle roc­ce», «La vita di Cola di Rien­zo», «La con­tem­plazione del­la morte», «Pre­lu­dio alle tre parabole del bel­lis­si­mo nemi­co», «Il van­ge­lo sec­on­do l’avver­sario», «Il sog­no di un mat­ti­no di pri­mav­era», «Il sog­no di un tra­mon­to d’au­tun­no», «Il fer­ro». Pier Giuseppe Beretta, vice pres­i­dente del­la Cab, pro­pose l’acquisto.DELL’OPERAZIONE fu incar­i­ca­to Spa­da, che si avvalse del­la col­lab­o­razione del­lo stu­dioso Pietro Gibelli­ni e di Car­lo Alber­to Chiesa, libraio anti­quario milanese. Acquisire quel pat­ri­mo­nio let­ter­ario, tor­na­to in Italia il 1 mar­zo ’88, costò 228 mil­ioni e mez­zo di vec­chie lire.Fra il ‘90 e il ‘94 la Fon­dazione Cab decise di pub­bli­care i mano­scrit­ti: una ripro­duzione anasta­t­i­ca real­iz­za­ta dal­la stam­pe­ria Val­done­ga di Verona, con la quale ave­va lavo­ra­to lo stes­so D’An­nun­zio. Rile­gati in perga­me­na con astuc­cio rigi­do ricop­er­to in seta blu, i sei volu­mi, a tiratu­ra lim­i­tatis­si­ma, sono su car­ta inton­sa: accom­pa­g­nati da un opus­co­lo intro­dut­ti­vo di Gibelli­ni, ripor­tano nel cen­tro, in fil­igrana, il mot­to «Io ho quel che ho dona­to». Una delle prime copie è sta­ta con­seg­na­ta nei giorni scor­si al pres­i­dente del­la Repub­bli­ca, Gior­gio Napolitano.Negli anni scor­si Spa­da, oper­a­tore eco­nom­i­co e finanziario, curò nel­l’ala del­lo Schi­fa­mon­do l’alles­ti­men­to del «Museo del­la guer­ra», che rac­coglie diplo­mi, fotografie, medaglie di D’An­nun­zio (una d’oro, al val­or mil­itare, quat­tro d’ar­gen­to, una di bron­zo), divise (da lanciere di Novara, bersagliere, ardi­to, gen­erale del­l’aero­nau­ti­ca, quel­la del volo su Vien­na e del­la bef­fa di Buc­cari), bandiere, gon­faloni, gagliardet­ti, ecc.Domani ver­rà pre­sen­ta­to il vol­ume, scrit­to con Luciano Faverzani, che illus­tra il mate­ri­ale espos­to. Il museo, inau­gu­ra­to nel 2001, è sta­to vis­i­ta­to da 85.000 per­sone.

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