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Il turismo si tinge di rosa e il «bed & breakfast» offre un futuro alle donne

Il corso della Provincia sul Sebino e sul Garda

La nuova frontiera del turismo bresciano si tinge di rosa. La formula del «bed and breakfast», di importazione anglossassone, è pronta a giocare un ruolo di primo piano anche nella nostra provincia, facendo riferimento rigorosamente alla componente femminile. Alle donne bresciane basterà disporre di tre camere nella propria abitazione (non sono ammesse le seconde case) e non servirà avere alcuna esperienza nel settore ricettivo. A crearla ci penserà il corso di formazione che ieri mattina è stato presentato alla stampa a Palazzo Broletto. Una vera novità per alcune zone turistiche della provincia, ad esempio il Sebino, da sempre votato esclusivamente a campeggi e alberghi. I due bed and breakfast presenti (Paderno e Provaglio) lambiscono per di più il territorio della Franciacorta. Un’ulteriore opportunità che ha però il sapore della conferma per il Garda, già dotato di 10 strutture di questo tipo. Deus ex machina dell’iniziativa è la cooperativa «Laser» con il patrocinio dalla Provincia e di tre comunità montane: Sebino bresciano, Vallesabbia e Alto Garda. Il tutto per incrementare l’offerta turistica sul territorio attraverso una ricezione agile, snella e soprattutto esente dalle classiche regole commerciali. Per mettere a disposizione la propria casa agli ospiti, alle donne bresciane non servirà nè avere una posizione Iva nè iscriversi alla camera di commercio. Le uniche «referenze» riguardano l’ospitalità: sei posti letto (limite massimo), un bagno e un locale per servire la colazione. Una proposta allettante per le famiglie in cerca di un arrotondamento del bilancio domestico che non comporti un grande investimento economico e di energie. Neppure nella fase di formazione: il corso presentato ieri è assolutamente gratuito e prevede 360 ore di lezione, delle quali 160 teoriche. Le restanti 200 saranno ripartite fra le esercitazioni pratiche e le visite istruttive. Una delle possibili mete indicate potrebbe essere addirittura l’Irlanda. Attualmente nella nostra provincia operano 16 strutture di questo tipo e i dati degli ultimi tempi sembrano decisamente di buon auspicio: poco più di 1000 le presenze nel corso del 2001, superata quota 2000 nei primi mesi di quest’anno. Secondo i responsabili dell’Apt «arrivare a 10 mila presenze nei prossimi anni non è un sogno». A ruota anche il presidente della Provincia Alberto Cavalli: «Il bed and breakfast va ad incrementare il nostro panorama ricettivo coniugando l’esperienza economica a quella famigliare. Può dare che buoni frutti alla fisicità del territorio con ristrutturazioni e ammodernamenti delle abitazioni». Una forma di ricettività nata «giovane» e sviluppatasi a tutto campo: «oggi – ha spiegato l’assessore provinciale al tursimo Ermes Buffoli – i fruitori di queste strutture non sono esclusivamente i giovani. Si tratta per lo più di turisti sui 40 anni che chiedono un’offerta personalizzata. Il bed and breakfast inoltre ricalca il nuovo trend delle vacanze: veloci e dinamiche con spostamenti repentini». Il corso (frequenza obbligatoria da gennaio a aprile 2003) è stato sdoppiato per motivi logistici. Dodici partecipanti seguiranno le lezioni nella zona di Iseo e della Franciacorta, la restante metà invece in Vallesabbia e sul Garda. Le donne interessate dovranno presentare domanda alla sede cittadina della «Laser» al civico 11 di via Callegari (tel. 030 42727 – 42451) entro il 16 dicembre 2002.

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