Si conclude nel pomeriggio, con il concerto nella parrocchiale di Santo Stefano, il primo concorso internazionale corale «Voci Bianche», che ha richiamato nel centro dell’alto lago una marea di ragazzini, circa settecento, provenienti dall’Italia e dall’Europa. La manifestazione, che si è svolta in quattro giorni ed è organizzata da «Il Garda in coro», ha permesso alle 13 corali in gara d’esibirsi per la sezione canti profani e sacri regalando al pubblico momenti di grande partecipazione sia per la musica proposta che per l’abbigliamento scelto dai diversi cori: dai classici scamiciati alla mise nera o al completo da marinetti come nel caso della formazione estone, il gruppo Do-Re-Mi diretto da Anne Paasuke, che ha vinto il concorso nella categoria profano.I bimbi della cittadina Haapsalu hanno sbaragliato l’agguerrita concorrenza grazie alla freschezza d’interpretazione. Nonostante l’età media più bassa dei cori in gara (tutti i partecipanti erano rigorosamente nati dopo il 1992) ha saputo trasmettere emozioni anche grazie a una buona presenza scenica, proponendo tra l’altro un pezzo del maestro Enrico Miaroma (Colle di Lana) direttore artistico dell’evento al pari del maestro Orlando Di piazza. La giuria composta da I-Chieh Lin, direttore del Coro da Camera di Taichung, Maria Dal Bianco direttrice del coro Coenobium Vocale di Piovene Rocchetta, e dal maestro triestino Stojan Kuret, ha inoltre assegnato il primo premio, nella sezione canto sacro, al coro sloveno Mladinski della città di Velenje. Formazione vocale che si è piazzata seconda anche nella categoria profana, dove era obbligatorio proporre un brano di un compositore italiano contemporaneo e un pezzo a cappella.Sempre nella categoria profana terzo ex aequo per il Children Choir «Brevis» proveniente dalla Croazia e per il coro lituano della città di Klaipedia. Il premio al miglior direttore è andato allo sloveno Matjaz Vehovec, segnalazione invece per l’emergente croata Antoaneta Radocaj. Infine il premio Feniarco, Federazione nazionale associazioni regionali corali, del valore di 700 euro, è stato assegnato al gruppo sloveno Mladinski per la miglior proposizione di un brano del compositore Orlando Dipiazza.Particolarmente soddisfatto per il livello della manifestazione il direttore artistico trentino Enrico Miaroma: «Buono lo standard generale con delle eccellenze soprattutto tra i gruppi dell’Est Europa. Hanno peccato forse di eccessiva presunzione invece le tre corali italiane (il coro Gaiamusica di Valenza, le Voci bianche di Trieste e le Voci Bianche di Foggia) proponendo cose troppo difficili per le loro potenzialità». La presenza, numerosa, di cori dell’Est Europa è determinata da una cultura radicata nei singoli stati.«All’estero l’attività corale è parte integrante della formazione scolastica e questo permette di aumentare la competizione e qualità dei singoli gruppi», spiega Miaroma che unitamente alla presidente dell’associazione, Renata Peroni, auspica per la prossima edizione, in programma per aprile 2010, un allargamento di corali proveniente da più parti dell’Europa.
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Oggi la cerimonia conclusiva del concorso internazionale che ha visto la supremazia estera
Il «Garda in Coro»incorona l’Est europeo
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