martedì, Maggio 7, 2024
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Il livello balza a » 137 centimetri per l’apertura dello scolmatore Mori-Torbole

Il lago di Garda sale ancora. Colpa delle acque dell’Adige

E’ stato di allerta anche sul Garda. Alle abbondanti piogge di questi giorni, sul bacino del più grande lago italiano si è abbattuto un altro imprevisto. Alle 19 di martedì, per evitare inondazioni lungo il fiume Adige, il capo della Protezione civile del Trentino ha autorizzato l’apertura delle paratie dello scolmatore Mori-Torbole, attraverso le quali sono defluite nel lago le acque del fiume. La galleria Adige-Garda ha versato la bellezza di 50 metri cubi d’acqua al secondo tra le 19 e le 20 per poi assestarsi sui 100 metri cubi fino alle 8 di ieri mattina. Le paratie sono state definitivamente chiuse ieri alle 12. Secondo la Protezione civile, l’apertura della galleria si è resa necessaria per evitare una disastrosa inondazione fra Trento e Verona. Il fiume, lungo la sponda destra ad Avio, aveva superato il livello di guardia dei 5,5 metri, toccando quota 5,72 cm. Secondo il protocollo sottoscritto l’estate scorsa fra le tre Regioni che s’affacciano sul Garda, la gestione dello scolmatore Mori-Torbole è affidata alla Protezione civile del Trentino. Ma la decisione è stata contestata duramente ieri dai vertici della Comunità del Garda che, con una nota indirizzata a tutti i sindaci, ha fatto sapere di «aver inviato una vibrata protesta all’indirizzo dell’autorità trentina per l’apertura della galleria soprattutto per i problemi qualitativi che l’immissione nel Garda di acque dell’Adige comporta». Ieri intanto il livello è stato di 137 cm. sopra lo zero idrometrico e lo scarico da 95 metri cubi al secondo è stato aumentato a ben 160 metri cubi. L’apertura della galleria ha inoltre comportato, a giudizio del Magistrato delle Acque, un aumento di 1,8 centimetri di lago. Valore che grosso modo corrisponde a più di 5 milioni di metri cubi di acqua in più. Comunque, la stessa autorità ha assicurato che, con la dovuta gradualità, il livello del lago sarà ripristinato entro i 130 cm sullo zero idrometrico di Peschiera. L’immissione delle acque gelide dell’Adige, non compatibili con quelle del lago, potrà creare problemi ai microrganismi. Infine, ieri per l’intera giornata Garda Emergenza, il servizio intercomunale di protezione civile, che risponde al numero verde 800-610110, ha monitorato i punti più a rischio della riviera in particolare l’ospedale di Salò, già colpito nell’autunno 2000.

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