Un appuntamento strategico per mantenere alto il tasso di competitività del sistema turistico bresciano. Questo, nelle parole del presidente della Camera di Commercio Francesco Bettoni, l’identikit della Borsa Internazionale dei Laghi d’Italia, che venerdì prossimo torna in scena nella cornice di Brixia Expo per mettere a confronto l’offerta turistica dei laghi bresciani con la domanda rappresentata da 80 fra i maggiori tour operator europei. Sarà l’occasione per fare il primo punto della situazione su una stagione che, secondo le prime stime dell’assessorato al turismo della Provincia di Brescia, dovrebbe essere all’insegna della stabilità: la provincia, ed in particolare i laghi, dovrebbero quindi aver tenuto nonostante i crolli accusati più in generale dall’industria turistica nazionale. «Considerati i presupposti, la tenuta sarebbe già un ottimo risultato» ha detto ieri l’assessore provinciale al Turismo Riccardo Minini intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della Borsa. E del resto che in giro ci sia poco da sorridere è stato confermato anche dallo stesso Bettoni. «L’Italia sta perdendo competitività anche nel turismo. Il settore rappresenta ormai non più del 10% del Pil contro il 14-15% di qualche anno fa. Per fare un paragone, la Spagna, il nostro più diretto concorrente, continua a crescere sui mercati, con il turismo a rappresentare il 19% del Pil. E’ il risultato di una banale ingenuità: quella di aver creduto per troppo tempo che il bello si vende da solo. Certo, fortunatamente, a differenza di altri prodotti, il territorio non è clonabile: ma oggi è più che mai chiaro che certi modelli tradizionali sono superati, come dimostra il successo straordinario di iniziative come la Notte Bianca romana. Da esempi come questi bisogna partire per mettere dei contenuti moderni nelle nostre cornici antiche, e compiere quindi quel salto di qualità definitivo indispensabile per tener testa alla sfida dei mercati». La provincia bresciana, al settimo posto nella graduatoria nazionale delle presenze turistiche, è corsa al riparo prima di altri. «Le sinergie create per la Borsa dei Laghi, ad esempio, sono diventate un modello al quale tutta l’Italia sta guardando» ha detto ancora Bettoni. Ed è da qui, ha detto Riccardo Minini, «che bisogna ripartire per imparare a vendere i grandi patrimoni che abbiamo. La promozione non è mai stata il nostro forte: ma la congiuntura attuale ci chiede nuovi sforzi in questo senso. Perchè solo così il turismo potrà diventare quella forza economica in grado di recuperare quella parte di economia industriale che ormai è andata irrimediabilmente persa». La Borsa dei Laghi, sotto questo punto di vista, rivendica per il nono anno consecutivo il carattere vincente della propria formula. Gli operatori turistici gardesani e degli altri bacini lacuali potranno per un giorno incontrare direttamente i principali “compratori” internazionali di formule turistiche. «Un’occasione di confronto diretto che rimane unica» ha detto il presidente di Bresciatourism Ferruccio Rossi Thielen, annunciando che gli operatori stranieri verranno anche coinvolti in numerosi educational tour con l’obiettivo di potenziare la portata promozionale della giornata. Il tutto in un’ottica che punterà a mettere in stretta sinergia valenze ambientali, enogastronomia, la cultura del territorio ed anche quella delle grandi mostre bresciane. Insomma, la sfida è aperta. E a Brescia le carte vincenti non mancano.
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Venerdì a Brixia Expo parte la Borsa internazionale, presenti ottanta grandi operatori europei. La stagione ha tenuto, ma si sta perdendo competitività nel settore