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Il provvedimento piace ai commercianti ma soltanto ad una parte dei 204 ambulanti. Traslocano dopo tredici anni le bancarelle del sabato

Il mercato torna sul lungolago

Il mercato che si svolge il sabato mattina a Salò verrà spostato sul lungolago. Dopo 13 anni, si ritorna all’antico. A dire il vero la dislocazione è molto più articolata. I 22 banchi dei prodotti alimentari (su 204 complessivi), che vendono formaggio, polli, pesce, caramelle e miele, andranno in piazzale Leonardo da Vinci, nel complesso Gasparo, a fianco dell’attuale supermercato Italmark. Fiori, frutta, piante e sementi, invece, in piazza Bresciani, davanti all’ospedale. Il resto: in Fossa (sul lato dell’ex Fiat), in piazzetta S.Antonio (dietro il municipio) e su tutto il lungolago, fino al Carmine. Insomma, un serpentone spezzettato. La proposta è stata presentata nei giorni scorsi agli ambulanti, in una riunione al centro sociale (alcuni l’hanno accettata, altri no) e, l’altra sera, ai commercianti, quasi tutti per il sì. L’idea è di partire entro la fine di gennaio. Lo spostamento diventerebbe definitivo. Tredici anni fa il mercato aveva compiuto il percorso inverso, traslocando dal lungolago al piazzale Martiri della Libertà, adibito per il resto della settimana a parcheggio. Le 204 bancarelle (il numero non cambia nell’arco delle 52 settimane) richiamano fino a 30mila persone. D’estate giungono pullman persino da Limone e dalla sponda veronese. I tour operator lo inseriscono nelle escursioni, al pari dell’Arena di Verona o delle cascate del Varone. Per i turisti è l’occasione di effettuare acquisti a buon prezzo. Ai tempi dell’amministrazione-Mongiello, l’architetto Fausto Bontempi aveva previsto un trasferimento del mercato nella zona della piscina e del bocciodromo, ma la costruzione del secondo campo di calcio ha ridotto gli spazi. Con Cigognetti sindaco, l’arch. Pellegrini aveva ipotizzato l’utilizzo di via Rive, dal Bellerive al gas. Solo che i banchi, ognuno di sei metri per cinque, hanno bisogno di una lunghezza lineare di 1.280 metri (i 500 addetti occupano una superficie di ottomila metri quadrati). Si sarebbe quindi dovuto andare dal Bellerive al cimitero. Francamente troppo. L’anno scorso venne dibattuta un’altra soluzione, che prevedeva l’occupazione di via Leonesio, davanti al Palazzo di giustizia, via Fossati (i cento metri dinanzi alle suore Ancelle), un breve tratto delle Rive (fino all’ex macello), l’intero tratto di fronte agli Uffici delle imposte, alla chiesa di S.Bernardino, all’ospedale e all’ex casa di riposo, quindi metà Fossa (da un lato) e un pezzetto dietro casa Pasini (dall’altro). L’elemento di debolezza era costituito dalla viabilità. I pullman provenienti da Gavardo o dalla Valle Sabbia il sabato mattina non sarebbero più entrati a Salò. E gli automobilisti avrebbero avuto grossi problemi. Il piazzale Martiri della Libertà va sgomberato dato che gli Odolini dell’Italmark, proprietari dell’ex calzaturificio, nel 2003-04 interverranno per abbattere l’edificio e costruirvi un nuovo centro commerciale, realizzando anche un parcheggio sotterraneo. Nell’affollata assemblea nel salone consiliare, il sindaco Cip ani e il comandante dei vigili urbani, Sandro Morandi, hanno spiegato che, dopo numerose riunioni con carabinieri, polizia stradale e 118, si è deciso di cambiare. Ed ecco spuntare la soluzione-lungolago, bocciata (in passato) poichè avrebbe implicato spostamenti di panchine e pali della luce. «Dai sondaggi fatti con le associazioni di categoria e i residenti -ha detto il sindaco-, è emerso il suggerimento di mantenere il mercato nel centro storico, evitando di spostarlo all’esterno (l’alternativa era rappresentata dalla frazione di Cunettone). Quella presentata è l’unica soluzione possibile. Mi preoccupa il fatto che i mezzi pesanti (ormai gli ambulanti dispongono di strutture di notevoli dimensioni) possano danneggiare aiuole, piante e arredi. In prospettiva confidiamo di ottenere contributi dalla Regione per realizzare gazebo o casette di legno». I nodi da risolvere riguardano la sosta degli automobilisti, costretti a rinunciare a molti spazi (ci sono almeno un centinaio di residenti che dovranno spostare altrove la loro vettura la sera del venerdì o nelle prime ore di sabato), e la circolazione nel quartiere della Calchera, regolata dagli stessi vigili urbani.

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