giovedì, Novembre 30, 2023
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Il tartufo bresciano va a gonfie vele

Grande sod­dis­fazione a Pueg­na­go per i risul­tati ottenu­ti dal­la dec­i­ma edi­zione del­la Mostra Mer­ca­to del Tartu­fo Bres­ciano: nonos­tante il mal­tem­po, che per tut­to il fine set­ti­mana ha gra­va­to anche sul­l’area del Gar­da, la man­i­fes­tazione ha chiu­so con un bilan­cio decisa­mente pos­i­ti­vo, sia sul fronte delle pre­sen­ze che su quel­lo delle ven­dite. Un seg­nale con­for­t­ante quin­di, per un set­tore che da parec­chi anni sta fati­cosa­mente cer­can­do di uscire vin­cente da un cli­ma di gen­erale scetti­cis­mo, spes­so gen­er­a­to dal­la scarsa conoscen­za dei prodot­ti e delle loro carat­ter­is­tiche. «Abbi­amo investi­to molto per far crescere ques­ta man­i­fes­tazione, ed i risul­tati sono andati al di là di ogni più rosea aspet­ta­ti­va — dice il sin­da­co - Il nos­tro obi­et­ti­vo era pro­prio quel­lo di capire quale fos­se l’in­ter­esse per il prodot­to e per il set­tore in genere: ora, dopo questi due giorni di mostra, abbi­amo capi­to che il tartu­fo bres­ciano piace ed è apprez­za­to, e che gra­zie ai risul­tati sem­pre più con­creti del­la tartu­fi­coltura può diventare una nic­chia vin­cente, in gra­do di portare inter­es­san­ti inte­grazioni di red­di­to a chi ci ha volu­to credere». Pos­i­tive anche le val­u­tazioni del pres­i­dente del­l’As­so­ci­azione Tart­u­fai Bres­ciani, Vir­gilio Vez­zo­la. «Le cose stan­no cam­bian­do — dice- E’ in cresci­ta il numero delle per­sone che ven­gono alla mostra per­chè han­no un inter­esse speci­fi­co nei tartu­fi, per­chè vogliono conoscere e mag­a­ri anche inve­stire. L’at­teggia­men­to cul­tur­ale sta cam­bian­do, e questo ci ripa­ga degli sforzi pro­fusi fino ad oggi». A dimostrazione del suc­ces­so del­la man­i­fes­tazione, va seg­nala­to il boom di ven­dite del tartu­fo bian­co, il Tuber Mag­na­tum che a Pueg­na­go viag­gia­va ieri su quo­tazioni intorno ai 1500 euro al chilo­gram­mo, pro­tag­o­nista insieme alle altre vari­età di tartu­fo bres­ciano dei piat­ti in degus­tazione al ris­torante orga­niz­za­to alla mostra. «Un’al­tra inizia­ti­va che ha riscos­so grande suc­ces­so — sot­to­lin­ea Com­in­ci­oli, riper­cor­ren­do i tan­ti momen­ti sig­ni­fica­tivi delle due gior­nate. Dal con­veg­no del saba­to sera, nel quale è sta­to fat­to il pun­to sul­la tartu­fi­coltura a liv­el­lo nazionale e bres­ciano, alla pre­mi­azione del con­cor­so per il miglior spiedo agri­t­ur­is­ti­co, vin­to da «Il Bosco» di Pueg­na­go con men­zioni spe­ciali per La Ser­co­la e per l’agri­t­ur­is­mo Tre­visani, che ha stupi­to il pub­bli­co pro­po­nen­do, in tema con la man­i­fes­tazione, uno spiedo al tartu­fo. Piena sod­dis­fazione anche per quel Galà del­lo Sporti­vo che domeni­ca ha chiu­so la man­i­fes­tazione pre­mian­do tut­ti i cam­pi­oni bres­ciani che nel 2002 han­no vin­to titoli region­ali, nazion­ali, o mon­di­ali: un’or­mai tradizionale fes­ta del­lo sport pos­ta a con­clu­sione di una due giorni che ha con­fer­ma­to in pieno le poten­zial­ità tutte da colti­vare di un prodot­to stra­or­di­nario e del suo mer­ca­to.

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