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Sirmione: si discute del Parco del Garda Ville dietro l’abbazia a Lonato è scontro

Incontri sulla tutela del territorio

Dopo trent’anni di cementificazione del Garda, la gente ha capito una cosa: senza un vasto movimento di opinione, senza la mobilitazione dei cittadini, nessun politico si prenderà la briga di salvare il paesaggio dalla deturpazione. Ecco perché non demorde il Comitato per il Parco delle Colline Moreniche, che si è formato lo scorso autunno per l¹iniziativa spontanea di un centinaio di associazioni e che stasera torna a riunirsi alle ore 21 nella sala civica del municipio di Sirmione, a Colombare. Presieduto da Emilio Crosato, il Comitato punta ad allargare la propria base: all’incontro di stasera sono state invitate ben 210 associazioni, gruppi culturali e comitati civici di tutta l’area compresa fra il medio lago e l’alto mantovano, scollinando sulla sponda veneta. Verrà nuovamente illustrata la proposta cruciale, ovvero dichiarare parco sovracomunale (con tutti i vincoli edilizi che ne deriverebbero) tutto il medio e basso lago. Il presidente del Comitato riferirà l’esito dei recenti incontri con le amministrazioni pubbliche (ricordiamo la convention del mese scorso a Desenzano, cui parteciparono sindaci e assessori di 41 comuni, tre province e due regioni). Inoltre si annuncerà la prossima iniziativa: incontrare, ai primi di aprile, le categorie economiche come albergatori, sindacati, esercenti, consorzio del Lugana, ecc., per convincerli a unirsi al Comitato per il parco. «Questo in nome del fatto che, a forza di distruggere il territorio che non è risorsa illimitata, si compromettono anche il turismo, l’agricoltura, le primarie risorse economiche del Garda», come spiega Gabriele Lovisetto, presidente del Comitato. E’ una grande sfida, in mezzo a tante piccole o meno piccole sfide quotidiane per preservare il patrimonio ambientale. A Lonato, ad esempio, cresce la mobilitazione per tentare di fermare una lottizzazione, già autorizzata, per sei villette proprio davanti all’Abbazia di Maguzzano, luogo sacro e protetto da vincolo monumentale. Sono 1800 metri cubi su 4700 metri quadri, non un mega complesso. Ma tanta gente trova che sia blasfemo costruire proprio a pochi passi, a una cinquantina di metri dall’Abbazia (per chi conosce i luoghi: l’area è tra il ristorante e la cantina). L’altra sera un’assemblea nell’Abbazia stessa ha vista una numerosa partecipazione. Accanto ai promotori dell’Associazione Maguzzano Barcuzzi (c’erano Costanza Lunardi, Maria Rosa Canali, Vittorio Messori e altri), la cittadinanza ha risposto all’appello, dandosi un nuovo appuntamento in Abbazia sabato 22 marzo alle ore 16, per raccogliere firme in calce alle osservazioni contro la lottizzazione, che andranno inviate al commissario entro il 30 marzo. All’incontro erano invitati anche il sindaco di Lonato, Morando Perini, e la sua giunta, ma non sono venuti. Il primo cittadino ha inviato una lettera, che è stata letta in sala, in cui invita i cittadini a evitare contrapposizioni e a lavorare insieme per un nuovo Piano regolatore di salvaguardia. Appello che ai presenti non è piaciuto: molta gente si aspettava un’azione più energica del sindaco per bloccare la lottizzazione (del resto prevista sin dal 1994) e il tempo stringe in un clima di scontro.

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