Per ora non è dato sapere se ci saranno conseguenze pratiche, ma intento va registrato il recente incontro romano nel quale si è parlato della gestione delle acque del Garda: situazione, problemi e aspettative sono state al centro dell’audizione della commissione XIII del Senato, che si occupa di territorio, ambiente e beni ambientali. L’interlocutore? La comunità del garda, rappresentata dal presidente Aventino Frau. Il presidente della commissione ha introdotto i lavori invitando Frau a presentare i principali problemi connessi alla gestione idrica del bacino gardesano, ma nell’ambito di quello più generale del Po. E Frau ha risposto affermando innanzitutto la «peculiarità» del Benaco, invitando a cambiare rotta e a considerare e affrontare la questione idrica gardesana in modo autonomo, svincolandola dal bacino del Po. In pratica, il presidente comunitario ha chiesto l’istituzione di un sub bacino Garda-Sarca-Mincio-laghi di Mantova. Si è poi soffermato sulle caratteristiche del prelievo idrico, che origina interessi a volte contrastanti. «Oltre agli impieghi agricoli — ha ricordato — che vedono ora una più attenta collaborazione tra i comuni rivieraschi e gli utilizzatori, non mancano gli usi industriali ed energetici, anch’essi da rivalutare e ridurre, per la tutela dell’ambiente e del turismo».