giovedì, Maggio 2, 2024
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Un tavolo di lavoro unitario con l’Aipo e Comuni.Sarà il Pirellone a coordinare l’azione per il lago di Garda

La Regione capofilanella lotta sui «livelli»

Troppe località turistiche gardesane negli ultimi anni sono state fortemente penalizzate dal progressivo calo del livello delle acque del lago, con problemi per la navigazione e per la balneabilità. L’abbassamento del livello delle acque porta infatti a una più diffusa presenza di canneti e aree paludose lungo le rive, con il conseguente proliferare di insetti e agenti inquinanti. E l’industria del turismo ne risente negativamente.Ieri tuttavia a Milano, dopo un incontro tra le commissioni regionali competenti con l’assessore al turismo di Desenzano Massimo Signori, il presidente della Pro Loco di Sirmione Emilio Bettinazzi e il presidente degli albergatori di Sirmione Giancarlo Delle Vedove, si è deciso di istituire in tempi brevi un tavolo di lavoro intorno al quale riunire, con il coinvolgimento della Regione Lombardia, l’Aipo (Agenzia interregionale che sovrintende alla gestione delle acque del bacino del Po), sindaci, operatori turistici e albergatori del lago di Garda, per individuare soluzioni condivise al problema del costante abbassamento del livello delle acque.E’ l’impegno che si sono assunti i presidenti della Commissione «Attività produttive» Carlo Saffioti (Fi), della Commissione regionale «Territorio» Marcello Raimondi (Fi) e della Commissione regionale «Ambiente e Protezione civile» Stefano Maullu (Fi).«Occorre coinvolgere quanto prima l’Aipo e organizzare questo tavolo comune presieduto dalla Regione – ha ribadito la bresciana Margherita Peroni – così da consentire agli operatori locali di avere un interlocutore preciso per concordare soluzioni gestionali e ridefinire insieme i criteri di gestione delle acque del bacino, anche perché i criteri attuali sono vecchi di quasi quarant’anni e non rispondono più in modo efficace alle attuali esigenze».Sulla stessa linea il leghista Enio Moretti, che raccomanda «un’Autorithy specifica e competente a gestire il problema del livello delle acque».Il bresciano Arturo Squassina (Ds) ha invece puntato l’attenzione su «un utilizzo eccessivo e sfrenato del territorio, dove si è registrata in questi ultimi anni un’ espansione edilizia costante senza però adeguare parimenti servizi e infrastrutture. Il calo del turismo è sicuramente determinato dalla carenza di acqua, ma ci sono anche questi problemi».Infine un richiamo «alla qualità dell’acqua del lago di Garda e ad una azione più efficace di contrasto degli agenti inquinanti in essa presenti, soprattutto nel basso lago» è stato avanzato dal bresciano Osvaldo Squassina (Rif. Com.).

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