sabato, Dicembre 2, 2023
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La valle del museo della carta

E’ sta­to pre­sen­ta­to il pro­gram­ma del­l’in­au­gu­razione del Cen­tro di eccel­len­za nel­la di Toscolano, che si svol­gerà saba­to 2 giug­no alle ore 10.30, illus­tran­do le carat­ter­is­tiche del­l’in­ter­ven­to effet­tua­to. Nel pomerig­gio si ter­rà il diret­ti­vo del­la Asso­ci­azione ital­iana musei del­la car­ta e del­la stam­pa, pre­siedu­to da Gior­gio Tassotti.«Hanno garan­ti­to la loro pre­sen­za il pres­i­dente del­la , Rober­to Formigo­ni, quel­lo del­la Ammin­is­trazione provin­ciale, Alber­to Cav­al­li, par­la­men­tari, asses­sori e molti col­leghi del­l’Al­to Gar­da — dice il sin­da­co Pao­lo Ele­na -. Quel giorno, e anche il suc­ces­si­vo, la gente potrà vis­itare gra­tuita­mente l’ed­i­fi­cio, che ha una super­fi­cie utile di 2.900 metri quadri e una vol­ume­tria di 14.035 metri cubi. I cor­pi di fab­bri­ca sono 5, l’al­tez­za mas­si­ma 13,60 (la ciminiera arri­va a 33)».Il Cen­tro di eccel­len­za è sta­to costru­ito recu­peran­do l’ex sta­bil­i­men­to di Maina Infe­ri­ore, abban­do­na­to da una quar­an­ti­na d’an­ni. Inter­ven­to real­iz­za­to dal­la Edil Catel­lana di Casa­giove (Caser­ta). Prog­et­to redat­to dal­l’uf­fi­cio tec­ni­co munic­i­pale (respon­s­abile Alessan­dro Cap­pa) e dal­lo stu­dio di San­dro Bar­ba, Faus­to Usar­di e Mau­ro Sal­vadori. Coor­di­na­trice Anna Brisinel­lo. Alles­ti­men­to cura­to dal­lo stori­co Car­lo Simoni. Ottenu­to un finanzi­a­men­to di 6 mil­ioni e 124 mila euro, sfrut­tan­do la legge Obi­et­ti­vo 2 (40% a fon­do per­du­to, 60% da resti­tuire in 20 anni, a tas­so di inter­esse zero). Spe­sa com­p­lessi­va finale, inclu­so il cavi­dot­to ester­no: sei mil­ioni e 300 mila euro.La strut­tura diven­terà un polo espos­i­ti­vo di valen­za nazionale. Con­sen­tirà di vedere il proces­so di pro­duzione del­la car­ta. Col­lo­cate una ruo­ta idrauli­ca con maglio, una «olan­dese» del Set­te­cen­to, una macchi­na con­tin­ua del Nove­cen­to, le calan­dre e altre attrez­za­ture, oltre ad arre­di, arma­di, bacheche. In futuro il Cen­tro ospiterà un lab­o­ra­to­rio di restau­ro del libro anti­co e una lega­to­ria, con la pos­si­bil­ità di for­mare nuove pro­fes­sion­al­ità. Sarà cre­a­ta anche una ludote­ca, che mostr­erà ai bam­bi­ni, ormai pas­sati al com­put­er, cos’er­a­no il pen­ni­no e l’in­chiostro. Due stanze saran­no ris­er­vate allo sta­bil­i­men­to del grup­po Marchi-Bur­go, che pre­sen­terà i vari tipi di car­ta usci­ti da : rosa per la Gazzetta del­lo Sport, salmone per il Sole 24 ore, luci­da per la casa editrice Mon­dadori, ecc. Rag­giun­to un accor­do con l’avv. Loren­zot­ti e con la Querini­ana per esporre i lib­ri di Pagani­no Pagani­ni, stam­pati nel 1500.I lavori sono durati due anni esat­ti (95 set­ti­mane, per 665 giorni e 95.760 ore). Quindi­ci le ditte pre­sen­ti in cantiere. Col­lo­cati 17 chilometri di cavi, 28 km. di tubi (inclusi quel­li per il riscal­da­men­to), 450 cor­pi illu­mi­nan­ti, una cab­i­na elet­tri­ca da 700 chilo­vat­to­ra, tre ascen­sori, altret­tan­ti bloc­chi di servizi igien­i­ci, 14 tele­vi­sori che proi­et­tano immag­i­ni. C’è una sala con­veg­ni capace di ospitare 90 per­sone, e una per il video (47 posti). Già trova­to il cus­tode, bisogna ora indi­vid­uare il gestore del bar e del­la foreste­ria (sei-sette i posti letto).Il con­siglio di ammin­is­trazione del­la Fon­dazione che si occu­perà del Cen­tro di eccel­len­za è com­pos­to dal sin­da­co, da Aldo Marchi, il «patri­ar­ca» che rap­p­re­sen­ta la famiglia vicenti­na, da Gian Pietro Bro­gi­o­lo, pro­fes­sore all’ di Pado­va, Fran­co Sane­si, diret­tore indus­tri­ale degli sta­bil­i­men­ti del grup­po, Gior­gio Bom­bardieri, Enzo Bogna e Gior­gio Pip­pa, del­la Asso­ci­azione lavo­ra­tori anziani del­la cartiera. Tra i soci ono­rari: la Provin­cia, il , il Vit­to­ri­ale, la Regione Lom­bar­dia e il Comune di Venezia. Atos Vet­turi, Gian­fran­co Lig­asac­chi, Umber­to Cavesti, Anto­nio Fontana, Lisa Cervi­ni, Anto­nio Foglio, Mario Mar­che­t­ti, Andrea De Rossi, Gian­gia­co­mo Spag­no­li e il pres­i­dente del­l’ for­mano il Comi­ta­to tec­ni­co sci­en­tifi­co, che dovrà stu­di­are le attiv­ità da svol­gere.

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