Ieri, nella sala consiliare del Comune di Gardone Riviera, si è riunito il direttivo della rete italiana di Living Lakes, che include il Garda, il Maggiore, il Trasimeno, Bolsena e Piediluco. La Fondazione, che ha la propria sede a Berlino, comprende una cinquantina di laghi di tutto il mondo. Lo scopo: promuovere la natura, l’ambiente e gli animali, sostenendo istituzioni nonprofit per la tutela del territorio.«Dobbiamo tutelare al meglio le acque dolci – spiegano Aventino Frau, presidente della Comunità, e Fiorello Primi, di Perugia -. Nelle Filippine, in Thailandia, Indonesia e Africa sono spesso avvelenate. L’obiettivo della Fondazione è di sensibilizzare i governi a intervenire per la salvaguardia del patrimonio idrico. Da noi i problemi sono differenti e riguardano, in particolare, l’uso di tali risorse (per l’agricoltura, l’industria, il turismo), i livelli dei bacini, la navigazione. Intanto abbiamo cominciato a predisporre la carta degli sport acquatici, con le linee guida e gli indirizzi».Il direttivo italiano del Living Lakes ha esaminato anche le richieste di adesione dell’Unione sport popolari (Uisp) e della Lega di protezione degli uccelli (Lipu).Si è poi discusso della necessità di creare un’accademia scientifica per lo studio delle acque dolci, e portare avanti progetti come quello riguardanti l’energia rinnovabile. La prossima assemblea mondiale si terrà in Italia, nel settembre 2008.
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Una cinquantina nel mondo