giovedì, Maggio 2, 2024
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Sul Garda delegazione di professori della scuola di cucina del Sichuan. In programma stage incrociati con allievi di un istituto asiatico

L’Alberghiero guarda alla Cina

All’alberghiero Caterina de’ Medici di Gardone Riviera è arrivata una nuova delegazione di professori cinesi, dell’istituto superiore di cucina del Sichuan, che si trova a Chengdu, città di dieci milioni di abitanti, capitale della provincia. Divisa in due campus (Bei Xiang Zhi e Qing Jiang Dong Lu), su un’area di 41mila metri quadrati, la scuola è organizzata in cinque dipartimenti: cucina cinese, dell’Ovest, manager di hotel, lingue straniere, arti. Accoglie 3.500 studenti (i dormitori sono in grado di ospitarne stabilmente 2.300), e, in otto centri, tiene corsi professionali per 500 adulti disoccupati. Dal ’94 è collegata a un collegio francese, col quale effettua scambi di insegnanti e studenti. L’altra sera, nel corso di una cena ufficiale cui hanno partecipato anche funzionari del Provveditorato di Brescia, il cuoco Huang Weibing, uno dei capi-delegazione, ha spiegato a Claudio Mazzacani, preside dell’Alberghiero (800 allievi tra Gardone Riviera e la sede staccata di Desenzano), che i cinesi vorrebbero effettuare stage sul lago di Garda della durata di tre mesi. Per contro Mazzacani ha ricordato che i ragazzi del «Caterina de’ Medici» sono andati a lavorare un po’ ovunque, nell’ambito di progetti finanziati dalla Comunità europea, convenzioni stipulate con catene e strutture alberghiere, collaborazioni con enti locali. E, ora, c’è l’interesse a sbarcare in Cina, con stage di tre settimane. Bisognerà trovare gli sponsor in grado di dare una mano nel coprire le spese di viaggio (quelle di soggiorno sarebbero a carico delle famiglie ospitanti). «Mi fa piacere che una scuola piccola come la nostra possa dare idee e concludere accordi con una grande come la vostra -ha detto Mazzacani-. Abbiamo 34 classi e siamo disposti a mandarvele tutte, una alla volta. Il Caterina de’ Medici è sorto nel 1961 (allora si chiamava Villa Alba), primo istituto alberghiero dell’intera Lombardia, tra i primi 20 d’Italia. Adesso ce ne sono 300. Inoltre possiamo vantarci di avere ben sette chef tra i migliori 15 della nazione. Lo affermano le guide Michelin, dell’Espresso e del Gambero rosso». Nei prossimi giorni la delegazione arrivata da Chengdu, comprendente anche insegnanti di corsi di elettronica, meccanica, tessile e sull’ambiente, visiterà altre scuole: a Ossana, in val di Sole (Trentino); a Como («Il Setificio» e la «Magistri Comacini»; a Verona, ecc. Il gruppo avrebbe voluto recarsi pure a Sassuolo, per visitare una fabbrica di ceramiche, ma nessuno degli imprenditori contattati ha accettato. Nemmeno il tempo di alzare la cornetta e di ascoltare la richiesta, da parte dell’agenzia viaggi, e quelli mettevano giù il telefono. Terrorizzati nel sentire «odore di Cina» che, con un miliardo e 300 milioni di abitanti, sta mettendo a dura prova la nostra economia e ha mandato fuori mercato molte aziende italiane.

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