giovedì, Maggio 2, 2024
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A finr mese conferenza dei servizi a Roma con i comuni attraversati dalla nuiva ferrovia

L’alta velocità torna alla ribalta

È suonato il gong del primo round, di quello che si preannuncia un lungo e discusso match: il quadruplicamento della linea ferroviaria, più noto come Tav, acronimo di Treno a alta velocità, Milano-Venezia che andrà ad interessare l’intera zona della Lombardia orientale e, più in particolare, l’entroterra gardesano.Primo round, dicevamo. Il ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani, ha infatti convocato la prima conferenza dei servizi per il prossimo 30 ottobre a Roma, presso l’Hotel Parco dei Principi. La comunicazione ufficiale è pervenuta sui tavoli di tutti i sindaci i cui territori saranno coinvolti dalla megaopera ferroviaria; tra questi quelli di Sirmione, Desenzano, Pozzolengo e, via via tutti gli altri. Nel corso dell’incontro operativo i rappresentanti dei vari enti potranno ovviamente depositare i rilievi, i suggerimenti, i pareri negativi o positivi. Il tracciato del progetto correrà grosso modo parallelo all’autostrada «Serenissima», dunque non attiguo a quello della linea storica. Questo vuoi dire che il già tormentato entroterra gardesano, uno fra i più meravigliosi paesaggisticamente con un’elevata vocazione vitivinicola, subirà un altro pesante assalto. Su questo non ci sono dubbi. Anche se il progetto è suscettibile di possibili modifiche, questo almeno sperano i produttori e le popolazioni interessate. Sono destinate, in ogni caso, a riaccendersi le polemiche che accolsero il progetto alla sua presentazione all’inizio degli anni ’90.Nel territorio di Lonato, per esempio, il progetto prevede che l’Alta velocità scorrerà in galleria per poi riapparire in superficie all’altezza, pressappoco, della trattoria «Rossa» sulla strada per San Pietro-Centenaro. Quindi altri 180 metri circa in galleria nei paraggi del casello autostradale di Sirmione.C’è però chi già mette le mani avanti, ed è il consigliere comunale desenzanese della Lega Rino Polloni che mercoledì in occasione del Consiglio comunale di palazzo Bagatta, ha presentato una mozione urgente con la richiesta, rivolta al sindaco, che si faccia carico di far presente in sede di conferenza dei servizi che il progetto venga realizzato con criteri di salvaguardia delle popolazioni, delle aziende produttive e dell’agricoltura.E ancora, tenendo conto delle discariche presenti nella zona e della necessità di collocare barriere antirumore. Sempre il consigliere leghista ha fatto notare come «l’intervento in questione non sia stato ancora finanziato, ne abbia avuto la valutazione d’impatto ambientale (Via) da parte del ministro dell’Ambiente». «È quindi un’operazione d’immagine preelettorale da parte del ministro dei Trasporti – ha protestato Polloni. Concludendo, nel suo intervento, ha rilevato che «sarebbe necessario modificare il percorso nella zona di San Martino, perché attraversa la zona storico-monumentale; quindi la ferrovia andrebbe posta in galleria come a Lonato». Un’ultima nota.Il Comune di Desenzano, a proposito dell’alta velocità ha espresso parere nettamente contrario con una delibera consiliare dell’ottobre ’92, ribadita il 21 giugno ’96. Ma tangenziale docet: i Comuni possono ben poco su questi progetti di interesse nazionale. L’unica strada percorrribile resta, dunque, quella di convincere i tecnici a tracciare, almeno in galleria, buona parte della nuova linea ferroviaria nell’area tra Lonato e Peschiera. rappresentanti delle forze politiche di minoranza: Renato Roberti, Franco Ferrari e Davide Bollani.

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