venerdì, Marzo 29, 2024
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L’associazione festeggia il 60° di fondazione. Una mostra fotografica e un libro con la loro storia.
Il pittore Attilio Forgioli, salodiano, ha donato al gruppo 7 opere

L’arte finanzierà gli scout

Gli scout di Salò festeggiano il 60° di fondazione del gruppo locale. In un salone di via Carlo 18 è stata allestita una mostra fotografica sull’attività svolta (orario di apertura: dalle 17 alle 20, il lunedì fino alle 21.30, sabato e domenica 10-12 e 16-21.30). Nella via centrale ci sono dei pannelli esplicativi.A fine settimana, ci sarà il clou della festa. Venerdì 1 giugno, nella Sala dei Provveditori del Palazzo comunale, verrà presentato i libro che racconta la storia del gruppo scout di Salò, dal 1947 a oggi. Il giorno successivo lupetti, esploratori, guide, rover e scolte svolgeranno il loro raduno in una zona nelle vicinanze.Dalle ore 19, in località Buonchiodo, tutti i vecchi scout, capi e non, sono attesi per una serata in stile, con cena al sacco (ore 20) e fuoco di bivacco (21.30). E’ possibile pernottare in loco, telefonando al numero 339-3186694.Domenica 3 giugno le celebrazioni inizieranno alle ore 10 in piazza Vittoria, con l’alzabandiera. Alle 11 la messa in Duomo, concelebrata dai vari assistenti ecclesiastici. Al termine della funzione verrà rinnovata la promessa.Alle 13 grande spiedo all’oratorio. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 0365-42460 oppure inviare una e-mail a diegoebra@yahoo.it.Una piacevole sorpresa è giunta da Attilio Forgioli. Il pittore, salodiano di nascita e sempre legato al Garda, ha donato sette suoi quadri, da mettere in vendita. Il ricavato servirà a finanziare le iniziative del gruppo. Diplomatosi all’Accademia di Brera (Milano), Forgioli ha lavorato in Sicilia con Danilo Dolci, portato nelle fabbriche le poesie di Brecht e Majakovskij (illustrate da disegni), soggiornato a Parigi e Berlino, insegnato con Vittorio Basaglia alla scuola Faruffini di Sesto San Giovanni, ricevuto il premio Città di Milano con Lucio Fontana nel ’63. La guerra nel Vietnam lo ha portato a dipingere il ciclo «Allegorie» (elicotteri-uccello nel vortice del cielo appoggiano le zampe sulla terra), riscuotendo consensi tali da inserirlo nel mercato nazionale dell’arte. Amico di Dino Buzzati, Mario Perazzi, Leonardo Sciascia e Renato Guttuso, nel ’78 ha partecipato alla Biennale di Venezia e a quella di San Paolo, in Brasile. Nell’89, assieme a Pino Mongiello, ha avviato l’attività della Civica raccolta del disegno di Salò. Marco Goldin gli ha dedicato un’ampia mostra antologica a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (1992) e un’altra alla Casa dei Carraresi di Treviso (2000). Ultimamente Forgioli, che lavora tra Milano e la Valsesia, ha esposto in città, al Grande miglio in Castello.Qualche settimana fa gli scout hanno cominciato a festeggiare il 60° con una conferenza di Ferruccio Bolognani. «Al mondo non esiste nessun libero movimento come gli scout, diffuso in 157 nazioni – aveva ricordato il professore -, che forma uomini costruttori di pace, con un metodo rispettoso di ogni fede religiosa, dei costumi, della mentalità e della cultura dei popoli, ripudiando forme di razzismo. Un progetto che si adatta alle diverse età: 8-11 anni (i lupetti), 12-15 (esploratori), 16-20 (rovers). L’avventura e il gioco diventano interessanti, se si osservano le regole e si rispetta una disciplina, in modo da forgiare il carattere ed effettuare scelte autonome nella vita».

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