venerdì, Maggio 3, 2024
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Un solo punto fuori limite per i bagni a Bardolino. L’andamento meteo scongiura la proliferazione delle alghS
piagge ok, per ora. L’Arpav agli agricoltori: no ai fitofarmaci se sta per pioveree

Le acque del lago passano l’esame

Spiagge e lago tutto okay. Via libera ai bagni su tutta la Riviera degli Olivi, eccetto in un punto, il «278 Lungolago Cipriani», a Bardolino (non si conoscono le cause) mentre è sotto suppletive (indagini dopo una routinaria sfavorevole) il «245 Villa Pareani» a Malcesine. Il vento e le piogge hanno finora sventato anche il pericolo alghe, l’acqua appare trasparente e tutti i parametri (temperatura di aria e acqua, direzione e intensità del vento, ph, colorazione, trasparenza, oli minerali, tensioattivi, fenoli e ossigeno disciolto) sono nella norma.È il bilancio di questo primo mese d’estate (la stagione balneare va dall’1 maggio al 30 settembre), un bilancio positivo negli ultimi due anni (dal 2006) dato che quest’anno, per la seconda volta, si parte l’1 aprile (quando inizia la stagione dei campionamenti) con tutta la nostra sponda idonea alla balneazione.Le rassicurazioni per cittadini e turisti arrivano direttamente dai vertici dell’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto), che ieri ha organizzato un’uscita straordinaria a cui hanno partecipato, oltre a Giorgio Franzini biologo responsabile dell’ Ufficio Lago di Garda del Dipartimento Arpav di Verona che di routine cura il monitoraggio, anche Andrea Drago direttore generale Arpav e Giancarlo Cunego direttore Dipartimento Arpav di Verona. Il gruppo, con lo staff del laboratorio del dipartimento scaligero, è salpato dalla Nautica Modena in località La Marra a Lazise. A bordo del motoscafo San Nicolò, capitanato da Giovanni Olivetti, ha controllato tutti i parametri previsti dal Dpr 470/82 al punto «283 Spiaggia D’Oro», il settimo campionamento dell’anno (se ne fanno 12 in totale). Come sempre, a circa 3 metri dalle riva, sono stati controllati pH, colorazione, trasparenza, eventuale presenza di oli minerali, tensioattivi e fenoli, ossigeno disciolto e, in una bottiglietta sterile, è stata raccolta l’acqua che sarà analizzata per verificare l’eventuale presenza di coliformi totali, fecali e streptococchi. A parte questo dato, che si conoscerà tra 24-48 ore, tutti i parametri sono regolari.«Abbiamo iniziato la stagione con tutte le zone idonee alla balneazione e ciò significa che la qualità delle acque negli ultimi due anni è soddisfacente», commenta Drago. «Per quanto riguarda le alghe la loro presenza è legata al fosforo nella zona d’acqua raggiunta dalla luce e, dai controlli mensili (l’ultimo è stato fatto martedì, il giorno prima), i livelli di cianoficee (nel cui gruppo alcune sono potenzialmente tossiche per cui vanno controllate) sono nella norma e le fioriture algali si sono viste solo a maggio». E commenta: «Ciò dipende dal fatto che il sistema di collettamento è migliorato, grazie alle migliorie apportate all’impianto e al bypass che porta gli scarichi d’emergenza nel Mincio, un ecosistema meno delicato del Garda. In pratica nella zona veronese si scarica il 10 per cento di quello che si scaricava nel 2003».Il delicato ambiente-lago va comunque costantemente monitorato e Drago rivolge un invito anche agli agricoltori: «Non solo la popolazione e la presenza di industrie inquinano, anche il comparto dell’agricoltura può incidere visto l’utilizzo di fitofarmaci. Consigliamo quindi agli agricoltori di controllare le previsioni meteo sul nostro sito www.arpa.veneto.it . Così si possono evitare trattamenti alla vigilia di piogge». Spesso studiosi hanno fatto notare l’esigenza di una studio che valuti il possibile potere inquinante degli affluenti: «A parte il Sarca, che è nella zona trentina, nel Garda entrano corsi a carattere torrentizio che monitoriamo». Poi precisa: «L’Arpav mette a disposizione di Provincia e Comuni la sua équipe specializzata. Siamo pronti a collaborare così ai vari progetti, ma anche le amministrazioni locali gardesane devono fare la loro parte. Hanno tra le mani un tesoro: il Garda è la loro principale fonte economica».

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