venerdì, Settembre 29, 2023
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L’esplosione edilizia al centro della mostra

Negli ulti­mi anni, il ter­ri­to­rio del Bas­so Gar­da è al cen­tro di una inces­sante attiv­ità edilizia. Una cemen­tifi­cazione che deri­va soprat­tut­to dal­la costruzione di sec­onde case, ma anche dal­la real­iz­zazione di nuovi cen­tri com­mer­ciali come quel­lo, impo­nente, che sta nascen­do ai pie­di del viadot­to fer­roviario di Desen­zano, sen­za dimen­ti­care i capan­noni arti­gianali — spes­so vuoti -, che spun­tano come funghi sulle colline detur­pan­do il pae­sag­gio. Non si trat­ta di affer­mazioni gra­tu­ite: sono dimostrate dal solo con­fron­to fra i dati del «mat­tone» dal 1987 al 2001. A fronte di un aumen­to medio com­p­lessi­vo del 17% del­la popo­lazione del com­pren­so­rio, si è assis­ti­to a un aumen­to medio di abitazioni del 47%. È il gri­do d’allarme lan­ci­a­to attra­ver­so la mostra itin­er­ante «Impara­re dal­la cit­tà», cura­ta da Italia Nos­tra e vis­itabile fino al 15 set­tem­bre, nel­la sala del Celesti del palaz­zo munic­i­pale di Lona­to, tut­ti i giorni dalle ore 9.30 alle 18.30 (com­pat­i­bil­mente con la pre­sen­za di volon­tari dell’associazione e gli orari degli uffi­ci). La rasseg­na è orga­niz­za­ta su 90 pan­nel­li; 30 com­pon­gono la sezione didat­ti­ca, opera del­lo scom­par­so architet­to rim­i­nese Ste­fano Cam­pana, autore di numerose pub­bli­cazioni sul ter­ri­to­rio e l’arte del­la Romagna, impeg­na­to nel­la sal­va­guardia delle tes­ti­mo­ni­anze storiche e di beni nat­u­ral­is­ti­ci del­la Provin­cia di Rim­i­ni. Ai mate­ri­ali del­la mostra didat­ti­ca, la sezione di Bres­cia ha affi­an­ca­to immag­i­ni e testi esem­pli­fica­tivi rel­a­tivi al ter­ri­to­rio bres­ciano. Siamo di fronte a rif­les­sioni sul­la cresci­ta urban­is­ti­ca del­la cit­tà con­tem­po­ranea, che par­tendo da spun­ti di carat­tere locale si allarga a un dis­cor­so di inter­esse gen­erale, vali­do per tutte le cit­tà in cresci­ta. Due gran­di mappe in scala 1:6.500 esposte nel­la mostra evi­den­ziano in rosso le quan­tità scon­cer­tan­ti di costruzioni real­iz­zate negli ulti­mi dieci anni sulle rive del Gar­da, da S. Felice a Sirmione. Si sco­pre così, ad esem­pio, che il rap­por­to fra espan­sione demografi­ca ed edilizia di Desen­zano, cap­i­tale del bas­so lago, nell’arco fra il 1987 e il 2001 ha reg­is­tra­to una cresci­ta per­centuale del 15% per la popo­lazione e del 37% per le case. Lona­to, a fronte di un aumen­to di abi­tan­ti dell’11%, ha total­iz­za­to il 34% di abitazioni in più. Moni­ga ha vis­to crescere i res­i­den­ti del 26% e le case del 94%. Salò ha invece per­so l’1% di res­i­den­ti ma le abitazioni sono cresciute del 19%. Nel­la Valte­n­e­si non scherzano Polpe­nazze e Soiano. Il pri­mo cen­tro ha toc­ca­to il 37% di abi­tan­ti in più e addirit­tura il 111% di nuovi allog­gi. Soiano non è da meno nel­la feb­bre del mat­tone: l’incremento dei res­i­den­ti ha toc­ca­to il 59%, le abitazioni sono schiz­zate alle stelle: più 175%. È il record fra i 14 Comu­ni pre­si in con­sid­er­azione da Italia Nos­tra. Non ven­gono risparmi­ate critiche a Padenghe dove, sem­pre sec­on­do l’associazione ambi­en­tal­ista, il nuo­vo Piano rego­la­tore prevede altre centi­na­ia di costruzioni, persi­no nelle aree di inter­esse arche­o­logi­co cir­costan­ti l’antica chiesa di S. Emil­iano. I mate­ri­ali esposti nel­la mostra sono rac­colti in un vol­ume-cat­a­l­o­go, stam­pa­to gra­zie al con­trib­u­to del­la Con­sul­ta per l’ambiente del Comune di Bres­cia.

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