Portesina, l’imbarcazione che anche quest’anno ha rappresentato i colori di San Felice nel palio delle Bisse del Garda è stata la migliore tra le imbarcazioni della sponda bresciana. La bissa Portesina ha una lunga tradizione. Dal 1971 ha sempre partecipato a tutte le regate allestite e quest’anno, dopo due anni difficili, è riuscita a tornare tra le grandi. Primato non da poco dal momento che anche in questa edizione, come ormai da sette anni a questa parte, si è visto uno strapotere delle bisse della sponda veronese. Nella finalissima, che assegna la Bandiera del Lago, si qualificano le prime sei imbarcazioni (tra le 18 iscritte) della classifica finale stilata dopo le sette regate di qualificazione. Dopo il podio tutto veronese (nell’ordine Garda, Bardolino e Peschiera), e le due imbarcazioni del lago d’Iseo (Clusanina e Carmagnola) ecco Portesina con i suoi rematori tutti residenti a San Felice. Nell’ordine sulla bissa troviamo Davide Manovali di 42 anni, Giuseppe Dolcini 31enne, Ivano Baccolo di 44 e Mauro Reghenzi 43enne. Un equipaggio di grande esperienza che aveva già remato insieme 3 anni fa e, dopo aver gareggiato su imbarcazioni diverse, si sono ritrovati quest’anno. «La Polisportiva di San Felice – esordisce la presidentessa Simona Robusti – è molto orgogliosa del risultato ottenuto. I ragazzi si sono comportati bene in tutte le regate, impegnandosi sempre a fondo. Purtroppo è un peccato che questo sport non venga gratificato come meriterebbe.» Il presidente della squadra è Lionello Zane, grande appassionato di questa disciplina di cui conosce bene le difficoltà e le fatiche avendo vogato anch’egli. Ma Zane segue anche la preparazione, rifà i remi quando sono logorati e dà una mano, così come altri sostenitori, anche a livello economico. Ma vanno ricordati anche Angiolino Zambarda e Franco Poli che con passione danno una mano affinché la preparazione della squadra riesca al meglio. La bissa è un’imbarcazione risalente all’epoca del dominio della Repubblica di Venezia sul Garda ed ancora oggi la struttura è rimasta sostanzialmente quella di allora. È lunga 10.5 metri con lo scafo a fondo piatto, e i quattro vogatori remano in piedi alla veneta. «Proprio perché l’imbarcazione è a fondo piatto i quattro rematori devono usare più la testa che la forza – spiega Franco Poli, che è stato anche a più riprese presidente della Lega delle Bisse del Garda – ci vuole equilibrio e sincronismo perfetto, per non far ballare la barca, che si ottiene solo allenandosi tutti assieme. Per questo anche d’inverno, in cui si svolge soprattutto lavoro in palestra, lasciamo una bissa nel porto, così la domenica, se il tempo lo permette, possono scendere in acqua». Ma visto i buoni risultati ottenuti, l’anno prossimo si prospettano altre importanti novità per le bisse di San Felice. «Nella prossima edizione del Palio – conclude la presidentessa Robusti – dovremmo riuscire a presentare due imbarcazioni, come già accadeva fino a non molti anni fa. Ed inoltre ci sforzeremo affinché Portese possa tornare ad essere tappa di una delle regate del prossimo anno.»
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I prossimi obbiettivi Portesina cala la seconda bissa. Il presidente: «Faremo di tutto per diventare sede di una regata»