giovedì, Marzo 28, 2024
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Il Centro turistico giovanile organizza percorsi guidati per le scuole; da giugno apertura tutti i giorni. Il museo a cielo aperto di Novezzina si può visitare nei festivi o su prenotazione

L’orto botanico racconta la flora del Baldo

Oggi riapre al pubblico per le scolaresche e i turisti l'orto botanico di Novezzina, che raccoglie e presenta numerose specie floreali caratteristiche o esclusive del Monte . È una struttura posta nel Comune di Ferrara, raggiungibile da Caprino lungo la provinciale per Spiazzi e la strada Graziani per Novezza. L'orto è stato inaugurato nel 1989 ed è intitolato all'ispettore forestale Vittorio Pellegrini (1851-1927), principale artefice dei rimboschimenti baldensi. «L'orto botanico è un luogo dove piante e fiori vengono raccolti e coltivati per scopi didattici, di conservazione e di ricerca scientifica», spiega il direttore Vittorio Mascagno, «sorge a 1.235 metri di quota, nella sinclinale baldense e si estende per circa 20mila metri qudri sull'area di un ex-vivaio forestale curato dal Corpo forestale dello Stato fino agli anni Settanta». L'Orto è gestito dalla Comunità Montana del Baldo in collaborazione con i Servizi forestali regionali e con il Centro turistico giovanile che ne cura le visite didattiche. Accoglie le specie autoctone del Monte Baldo con esclusione di specie importate da altri ambienti, ricreando microambienti simili il più possibile a quelli originari. Circa 500 specie sono già a dimora, mentre altre verranno collocate in futuro; ognuna di esse è descritta con una targhetta che riporta il nome della famiglia, del genere e della specie, nonché il nome italiano della pianta. Tra le fioriture attuali vi sono le primule «orecchia d'orso» e «meravigliosa», le viole montane, le peonie e le dafne, ma anche numerosi arbusti e specie arboree stanno emettendo le nuove foglioline. L'Orto presenta poi un interessante percorso guidato con tabelloni e pannelli che illustrano le caratteristiche geografiche-geologiche e botaniche del Monte Baldo, mentre sono in allestimento nuove terrazzate che serviranno ad accogliere ancora nuovi fiori e piante. «Si tratta di un percorso didattico che comprende una decina di leggii con basamento in legno, descrittivi delle fasce vegetali quali gli ambienti delle creste, dei prati e pascoli, delle rocce sommitali, delle zone nitrofile ed umide, della mugheta, fetta e pineta», spiega l'animatrice del Ctg Elisa Fattorelli. L'orto per ora è aperto nei giorni festivi o su prenotazione, mentre da giugno sarà aperto tutti i giorni per visite autonome, anche se per ammirare le diverse fioriture è consigliabile compiere la visita con l'aiuto di un animatore del Ctg, che permetterà di scoprire le caratteristiche peculiari di ogni specie botanica ospitata, il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18 e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Le visite sono rivolte al pubblico italiano e straniero, integrate anche da proiezioni e diapositive e da brevi escursioni nei dintorni, tra le malghe e nella faggetta. Per informazioni sulla visita all'orto ci si può rivolgere al rifugio Novezzina, telefono 045.624.7065.

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